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[RECENSIONE] "La ricerca" di Luca Farru

Buon pomeriggio lettori!

Finalmente ho un po' di tempo per poter mettere mano al computer e poter scrivere ciò che penso del secondo volume della trilogia "Quattro" di Luca Farru, fenomeno che non solo ha avuto molto successo su Wattpad, ma che ha diviso e schierato i lettori: o si ama o si odia questa saga!

Nella recensione del primo volume, nonostante alcune perplessità che non ho esitato a esporre, il mio giudizio è stato tutto sommato positivo, con un piccolo debito formativo ed esame di riparazione a Settembre... sarà stato superato da Luca e "La ricerca"? Ma, soprattutto, "La ricerca" soffre della sindrome del libro di mezzo?


Titolo: La ricerca

Serie: Quattro #2

Autore: Luca Farru

Casa editrice: Sperling & Kupfer

Pagine: 358

Data d'uscita: 7 Settembre 2021

Prezzo: €16,90

ISBN: 9788820071349

Link d'acquisto QUI











Sei disposto a smarrire te stesso per compiere il tuo destino? Dopo essere sopravvissuti al rituale del risveglio, Cody, Matt, Rose e Sybil partono per la missione affidata loro da Melania: trovare May, l'unica superstite della strage dei Mille e custode di uno scrigno angelico capace di aiutare i Quattro a sconfiggere Serafyn. Il signore di Inferium, infatti, è tornato ed è più che mai determinato a riacquistare tutto il suo potere e ad attaccare Nuramen, che sta raccogliendo le forze in vista di una guerra imminente.

Col mondo sovrannaturale in subbuglio, i Quattro devono muoversi nell'ombra tentando di parare gli attacchi dei nemici e soprattutto di mettere a tacere i propri demoni interiori, che sussurrano di nostalgia per una vita umana ormai perduta e di paura di non essere all'altezza dell'incarico da svolgere. Tra pericoli e incertezze , tranelli e tradimenti, saranno in grado di sacrificare tutto, anche se stessi, per il bene dell'umanità?

Dopo "Il risveglio", arriva il secondo volume della saga Urban fantasy "Quattro", che prosegue il racconto delle avventure dei dormienti e della lotta tra Nuramen e Inferium.


Come potete immaginare, parlare di un secondo volume è spesso e volentieri rischioso: lo spoiler è sempre dietro l'angolo e cercherò di dire quanto meno possibile per quanto riguarda la trama...


Le vicende di "Quattro - La ricerca" riprendono esattamente dove "Il risveglio" si è concluso: i nostri quattro, Cody, Matt, Rose e Sybil, senza il marchio di Serafyn, ormai la cui rinascita ormai è avvenuta, e senza il marchio a legarli, devono trovare May, l'unica capace di aiutarli.

Se del primo romanzo ho criticato la carente caratterizzazione dei sentimenti e i pensieri dei protagonisti, in questo sequel ho trovato i nostri personaggi più veri, più coerenti e, soprattutto, ho sentito di conoscerli in maniera più approfondita.

Il rapporto tra Cody e Sybil mi è piaciuto tanto, uno sprazzo di leggerezza e purezza in un contesto che di leggero ha ben poco e veder crescere e consolidare questo rapporto è stato piacevole.

In "Il risveglio" Serafyn mi ha dato parecchio da pensare, questa volta l'autore mi ha conquistata con Gaia, sorella di Sybil e strega con poteri inimmaginabili: mi ha affascinata e spaventata allo stesso tempo, lasciandomi sperare in una svolta positiva nella sua psiche malefica e astuta in cui, forse, c'è ancora un briciolo di umanità.


A differenza del primo, il romanzo è più statico, punta più all'introspettiva e alla conoscenza profonda dei protagonisti e dei personaggi secondari a discapito dell'azione, che un po' mi è mancata; nonostante questo trovo corretta la scelta dell'autore di impostare in questo modo il romanzo, creando un vero e proprio ponte solido tra l'inizio e la fine di questo viaggio.

Lo stile narrativo, con stacchi netti e delineati, ricorda tanto quello di una serie tv: se impiegato male può risultare confusionario, proprio come ho detto in sede di recensione la scorsa volta, tuttavia io l'ho trovato abbastanza comprensibile. Qualche scelta lessicale non l'ho apprezzata in toto, come gli hashtag o frasi lasciate in inglese (il personaggio si da per scontato stia già parlando in inglese...).


Il finale lascia presagire un terzo volume col botto e, sinceramente, non vedo proprio l'ora di scoprire dove andrà a parare Luca Farru e i nostri protagonisti.

In definitiva sì, il libro soffre della sindrome del "libro di mezzo": molto introspettivo e poca azione ma, come detto prima, credo sia tutto finalizzato per il prossimo romanzo.


In conclusione, nonostante il titolo non sia esente da difetti, a me è piaciuto e aspetto con ansia l'ultimo volume della trilogia!


Ringrazio l'autore e Sperling & Kupfer per avermi dato la possibilità di leggere il titolo.



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