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[RECENSIONE] "Il risveglio" di Luca Farru

Buongiorno lettori!

Lo so, lo so, son sparita un po'... Se mi seguite su Instagram, sicuramente saprete che gli esami, tirocinio e tesi mi stanno togliendo ogni secondo libero. Oggi, però, son qui per parlarvi del primo libro della saga nata dalla penna di Luca Farru e famosissima su Wattpad: sto parlando, come da titolo, de "Il risveglio", primo volume della saga "Quattro".

Non vedevo davvero l'ora di potervene parlare e ora è arrivato il momento quindi bando alle ciance e iniziamo!



Ringrazio l'autore e Sperling & Kupfer per avermi dato la possibilità di leggere il titolo.

Titolo: Il risveglio

Serie: Quattro

Autore: Luca Farru

Casa editrice: Sperling & Kupfer

Pagine: 375

Data d'uscita: 18 Maggio 2021

Prezzo: €16,90

ISBN: 9788820071332

Link d'acquisto QUI










Siete l'unica speranza che ha il mondo di sconfiggere Serafyn ed evitare che spalanchi le porte degli Inferi. Sei pronto a rischiare tutto per opporti al male? Cody, Matt, Rose e Sybil sono quattro ragazzi che vivono in città lontanissime tra loro - rispettivamente a Vancouver, New York, Milano e Singapore - e che conducono esistenze diametralmente opposte. Sennonché, un giorno, tutti loro notano sulla pelle l'apparizione di un marchio insolito e cominciano ad avere strane visioni, oltre a manifestare poteri inspiegabili. Ed è allora che il velo che separa naturale e soprannaturale si squarcia, e i ragazzi scoprono di essere presi di mira dai seguaci di Serafyn, un antico demone che dominava il reame oscuro di Inferium, e che è stato sconfitto in passato dalle forze del bene, di stanza a Nuramen e guidate dalla regina Melania. Tra fughe rocambolesche, addestramenti serrati e scoperte sconvolgenti, i Quattro dovranno lasciare che il loro destino si compia. Riusciranno a impedire il ritorno di Serafyn e a salvare chi amano?


Appena son venuta a conoscenza dell'esistenza di un Urban Fantasy tutto italiano non potevo proprio esimermi dalla lettura di "Il risveglio", primo volume della trilogia di Luca Farru: ebbene, il gran chiacchiericcio sul titolo ha alzato notevolmente le mie aspettative che, vi anticipo, son state soddisfatte in parte in quanto, come ormai saprete, sono una lettrice di fantasy molto esigente.


Il libro catapulta il lettore sia in quattro città diverse, nello specifico a New York, Milano, Singapore e Vancouver, sia a Inferium, terra dei demoni (localizzato sempre a Vancouver) e quello della terra dei guardiani, Nuramen (che si trova ad Anchorage, Alaska).

Questo giro tra le varie città e i vari punti di vista mi ha confusa per le prima cinquanta pagine circa, non riuscendo a cogliere immediatamente le varie situazioni e punti di vista proposti dall'autore; tuttavia, dopo questa difficoltà iniziale, quasi normale in un romanzo Fantasy visto il bisogno di comprendere il mondo creato dall'autore, ho trovato il romanzo scorrere tranquillamente.


Devo provare a ricontattarla.
Non aveva la minima idea di come fare, la connessione telepatica era sempre avvenuta spontaneamente.
Improvvisiamo.


I personaggi presenti all'interno di questo romanzo son tanti, tuttavia ho trovato una buona caratterizzazione estetica e delle azioni svolte ma, forse, leggermente carente e fredda sui pensieri e sulle emozioni; tuttavia, ne sono certa, l'autore nel secondo libro ci permetterà di addentrarci ulteriormente nella psiche dei nostri protagonisti.

Piccola nota personale: quella con cui son entrata di più in sintonia è Sybil; sarà il suo legame con la nonna, sarà il suo modo di fare, sarà la ship che si crea... ma è la mia preferita, senza ombra di dubbio. Mi aspetto grandi cose da Cody, specie vista la crescita che dimostra pagina dopo pagina. Rose e il suo passato tormentato hanno influito molto sulla mia lettura, se non ci fosse stata Sybil probabilmente sarebbe stata lei la mia preferita. Matt, infine, è quello che mi ha convinta meno, tuttavia mi riservo il giudizio finale al termine della saga.


Ho ritrovato qualche citazione ad altri mondi fantastici già esistenti e non ho potuto non sorriderne: un potpourri di elementi a cui si aggiunge la firma dell'autore, e che forma un sistema magico e worldbuilding che, secondo me, ha ancora tanto da dare nei prossimi libri e che forse in "Il risveglio" non ha trovato la luce giusta per splendere. A proposito, all'inizio del romanzo vi è l'alfabeto angelico e non nascondo di essermi divertita a tradurre le frasi che l'autore ha inserito qui e lì.


Il finale ha saputo donarmi quella curiosità e sorpresa che mi fa attendere con impazienza il prossimo volume di "Quattro": sono molto fiduciosa e, soprattutto, intrigata dalle basi gettate da "Il risveglio"!


In conclusione, nonostante il titolo non sia esente da difetti, a me è piaciuto e aspetto il secondo volume della trilogia sia per scoprire come si evolverà la storia, sia per capire se alcune lacune e alcune azioni svoltasi in maniera un po’ troppo affrettata, riescano a trovare il loro posto.

Mi sento di consigliare il libro a chi apprezza il genere ed è pronto a mettersi in gioco con i nostri quattro protagonisti.





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