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Rispondiamo alle domande dei lettori su "La psichiatra" di Wulf Dorn

  • Immagine del redattore: Federica
    Federica
  • 12 mar 2020
  • Tempo di lettura: 2 min


















Buonasera lettori!

Oggi il primo appuntamento di una nuova rubrica, #atripwithWulfDorn in collaborazione con le mie amiche e colleghe Michela di La_stanza_dei_libri e Francesca di Fra_librielibri!


Questa rubrica sarà letteralmente un viaggio attraverso i romanzi di Wulf Dorn e oggi cominciamo con "La psichiatra".






















Ho creato un box domande su Instagram e ora risponderemo alle vostre curiosità!



1. Di cosa parla?

Lavorare in un ospedale psichiatrico è difficile. Ogni giorno la dottoressa Ellen Roth si scontra con un'umanità reietta, con la sofferenza più indicibile, con il buio della mente. Tuttavia, a questo caso non era preparata: la stanza numero 7 è satura di terrore, la paziente rannicchiata ai suoi piedi è stata picchiata, seviziata. È chiusa in se stessa, mugola parole senza senso. Dice che l'Uomo Nero la sta cercando. La sua voce è raccapricciante, è la voce di una bambina in un corpo di donna: le sussurra che adesso prenderà anche lei, Ellen, perché nessuno può sfuggire all'Uomo Nero. E quando il giorno dopo la paziente scompare dall'ospedale senza lasciare traccia, per Ellen incomincia l'incubo. Nessuno l'ha vista uscire, nessuno l'aveva vista entrare. Ellen la vuole rintracciare a tutti i costi ma viene coinvolta in un macabro gioco da cui non sa come uscire. Chi è quella donna? Cosa le è successo? E chi è veramente l'Uomo Nero? Ellen non può far altro che tentare di mettere insieme le tessere di un puzzle diabolico, mentre precipita in un abisso di violenza, paranoia e angoscia. Eppure sa che, alla fine, tutti i nodi verranno al pettine...


2. È un thriller psicologico?

Esatto, questo titolo rientra perfettamente nella categoria "Thriller psicologico"


3. È davvero il suo migliore libro?

Per questa domanda ho lasciato rispondere Francesca, dato che ha letto quasi tutti i titoli di Dorn:

A parere mio il suo migliore libro è "Il superstite".


4. Che cosa ne pensate del finale? Non vi è sembrato un po’ strano l’epilogo?

In realtà concordiamo tutte nel dire che l'epilogo può sembrare strano, magari che lasci qualche domanda. Sapendo che dovrebbe uscire il sequel si spera che sia all'altezza di questo romanzo e che qualche domanda trovi risposta.

In ogni caso troviamo che l'epilogo sia abbastanza coerente con la trama, anzi, abbiamo apprezzato che il lettore scopre il colpo di scena a piccoli passi, ragionandoci insomma.


5. Ne vale la pena? Ti è piaciuto?

Michela: ne vale la pena e potrebbe piacere sebbene a thriller fan, abituati a qualcosa di più forte, potrebbe lasciare un po' l'amaro in bocca.

E' un titolo che è piaciuto a tutte e tre.



Vi ricordo che tra due giovedì troverete un nuovo romanzo di Wulf Dorn.

Alla prossima tappa di #atripwithWulfDorn!

Federica.

 
 
 

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