Oggi, grazie all'evento organizzato da Appunti di Zelda in collaborazione con la Rizzoli, posso parlarvi di questo titolo destinato a un pubblico di ragazzi ma che sicuramente può essere apprezzato anche dai più grandi.
Ringrazio l'organizzatrice e la casa editrice per avermi dato questa opportunità.
Titolo: Factory
Autore: Tim Bruno
Casa editrice: Rizzoli
Data d'uscita: 12 Maggio 2020
Pagine: 192
Prezzo: €16,00
La Factory è uno stabilimento di animali sottoposti alla più grigia routine produttiva. Da molte stagioni Scorza, un ratto solitario, ha scoperto il modo di entrarvi, aprendosi un varco in una grata di ferro arrugginito. È così che riesce a rubare il foraggio destinato agli animali d’allevamento. La Factory è diventata la sua dispensa privata: cibo a volontà e tepore anche in inverno. Ma un giorno il ratto cade sul tapis roulant che riempie i trogoli e si ritrova muso a muso con A550, un vitello chiazzato da una macchia bianca proprio al centro della fronte. Scorza scopre così che quel corpo fumante di vapore è in grado di parlare e di provare emozioni. È l’inizio di un’amicizia e l’amicizia, si sa, fa la rivoluzione.
Diciamo che quando mi sono candidata per questo evento nella mia mente l'immagine di Remy di Ratatouille, un piccolo topolino azzurro in una fattoria che ricorda un po' quella di Orwell. Mi sbagliavo, ovviamente, ma per me il visino di Scorza ha preso le sembianze, per tutta la lettura, del papà di Remy.
Scorza, vecchio scorbutico topo, ha trovato una miniera d'oro: la Factory, infatti, gli permette di avere tutto il cibo che desidera; proprio per questo motivo, il piccolo animaletto protagonista si reca spesso e volentieri a rovistare per trovare qualcosa che gli stuzzichi il palato... Fino a quando non fa la conoscenza di un piccolo vitello che non conosce altro che la Factory, dell'esistenza di un mondo all'esterno.
Sarà così, dopo diverse peripezie, che verrà messo in atto il piano dei piccoli animali.
Scorza lo ritengo un personaggio fantastico: una corazza di topolino tutto d'un pezzo nasconde un grandissimo cuore d'oro.
Lo stile, come accennato, è per ragazzi e di facile comprensione. E' davvero scorrevole, permette al lettore di divorare, pagina dopo pagina, la storia che Tim Bruno ci propone.
Presenta una terza persona incentrata, però, su Scorza, permettendo ai lettori "guardare" tutto ciò che che circonda il topino, come se fossimo i suoi occhi.
Nonostante il target di riferimento e il pubblico verso il quale il romanzo è rivolto, Factory permette ai più grandi e non di imparare un'importante lezione.
Infatti non è mai troppo tardi per cambiare o redimersi diventando, di conseguenza ci insegna quanto sia importante permettere di darsi una seconda opportunità.
Inoltre ci vengono ricordati i valori importantissimi della vita, come l'amicizia che, con i suoi effetti e la sua forza, porta persino a una rivoluzione!
Il finale ha rispettato le mie aspettative, dolceamaro al punto giusto, degna conclusione di un bel, seppur breve romanzo.
Infine, come sempre, il mio voto che è:
4/5!
Nel banner in altro trovate tutti gli altri blog che cui sentirete parlare di questo titolo!
Comments