[RECENSIONE] "Un minuto prima di mezzanotte" di Tom Ellen
- Federica
- 24 nov 2021
- Tempo di lettura: 4 min
Buon pomeriggio, readers!
Le case e le strade si stanno, lentamente ma finalmente, riempiendo di luci natalizie... e io proprio non vedevo l'ora! E' il mio periodo preferito dell'anno e sono entusiasta del fatto che a Taranto, la mia città Natale, tutto si addobbi a festa e nelle strade risuonano le note della banda sin dal 22 Novembre, come da tradizione. Anche se ora vivo fuori, l'albero è già bello che piazzato da giorni!
In questo bel clima festivo, ho deciso di leggere l'ultima fatica di Tom Ellen, la sua prima storia per adulti, pubblicata qualche giorno fa dalla Harper Collins: sto parlando, come da titolo, di "Un minuto prima di mezzanotte".

Titolo: Un minuto prima di mezzanotte
Autore: Tom Ellen
Casa editrice: HarperCollins
Pagine: 384
Data d'uscita: 11 Novembre 2021
Prezzo: €17,00
ISBN: 9788869058080
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Ben ha sempre amato il mese di dicembre, le luci, la neve, le decorazioni e l'atmosfera di festa che pare circondare tutto di felicità. Ma quest'anno il suo matrimonio con Daphne sembra andare definitivamente verso un irreparabile naufragio e la magia natalizia non riesce a tirarlo su. Almeno non quanto un paio di birre dopo l'ennesima litigata Così quando Alice, la sua vecchia fiamma dell'università, lo ricontatta, Ben si chiede se tanti anni prima abbia fatto la scelta giusta rinunciando a lei. Tutto cambia una sera, quando Ben viene avvicinato da uno strano uomo, occhi sottili come fessure, brillanti di luce irresistibile. Sembra solo un venditore di orologi, ma ha la strana capacità di leggere nell'anima. E quando se ne va, gli lascia in mano un orologio particolare. È rotto, con la lancetta dei minuti ferma un minuto prima di mezzanotte. Sembra solo uno strano sogno, ma quando la mattina dopo Ben si risveglia, si ritrova catapultato nel dicembre di quindici anni prima. Esattamente lo stesso giorno in cui ha conosciuto Daphne e ha deciso di lasciare Alice. Adesso Ben deve prendere la più grande decisione della sua vita, di nuovo. Ma questa volta sarà capace di capire realmente cosa desidera il suo cuore?

Ben è un trentaquattrenne un po' insoddisfatto della sua vita: lavora come precario presso un'editore, si sente spesso in difetto rispetto a sua moglie, donna carismatica in carriera. La storia dei due, che dura da ben quindici anni, circa dal primo anno di Università, sembra starsi inclinando da circa un paio di anni: i loro soliti scherzi non hanno più la capacità di rendere leggero un momento carico di nevrosi, diversi muri vengono innalzati e Ben viene ricontattato da Alice, sua ex fiamma adolescenziale.
L'ennesima discussione tra i due si svolge proprio la vigilia di Natale: Dafne si reca a un aperitivo di lavoro e Ben, invece di allestire casa per il pranzo natalizio con la famiglia di lei, va a bere una birra con Harv, suo amico da decenni e testimone di nozze, incontra un venditore ambulante di orologi dallo sguardo che pare saper leggere dentro; quest'ultimo donerà al nostro protagonista un orologio, apparentemente rotto, che segna mezzanotte meno un minuto.
Quando Ben si risveglia nel suo letto del dormitorio universitario e si ritrova catapultato nel Dicembre di quindici anni prima, proprio il giorno in cui ha conosciuto Daff e ha deciso di mettere da parte il suo flirt con Alice. Ora Ben deve prendere la decisione più importante della sua vita, conscio sia di ciò che è già accaduto sia nel presente che nel futuro. Dove punterà il suo cuore?
La cosa che più ho apprezzato è proprio il punto di vista maschile che ci lascia scoprire la penna di Ellen: certo, a volte non ho compreso e condiviso alcuni pensieri di Ben ma, mi rendo conto, il nostro protagonista è un uomo incerto, egoista, che crede poco nelle sue capacità e che è tremendamente... umano... Pregi e difetti. La crescita personale di Ben è palpabile: da egoista e insicuro, il nostro trentaquattrenne si riscopre attento e leale, specie rivivendo determinati periodi clou della sua gioventù e scoprendo un futuro in cui le cose cambiano a causa delle sue decisioni.
Il modo in cui l'autore, attraverso i vari viaggi nel tempo, riesce a toccare ogni situazione che grava sulle spalle di Ben, trovo sia eccezionale. Ogni piccola situazione, anche brevemente accennata, trova poi il suo spazio lungo i vari time travel a cui assistiamo.
Sinceramente sin dalle prime pagine ho avuto la mia preferenza tra Daphne e Alice e, senza alcuno spoiler, vi posso dire che le mie sensazioni a pelle sono state riconfermate leggendo il romanzo: quella donna mi è proprio piaciuta, l'ho capita appieno e apprezzata. Mi ha toccata particolarmente i momenti in cui Ben, grazie al viaggio nel passato, è riuscito a godere nuovamente della presenza della madre deceduta un paio di anni prima degli avvenimenti all'inizio del romanzo: è stato tremendamente toccante quando, appena rivista, l'abbraccia fortissimo. Ebbene sì, questo libro mi ha commossa.
Un romanzo autoconclusivo che richiama tantissimo "A Christmas Carol" di Charles Dickens, fa esattamente ciò che deve fare: ci ricorda quanto le piccole cose, i piccoli gesti e le dimostrazioni d'affetto nella vita di tutti i giorni siano la linfa vitale di ogni rapporto e di ognuno di noi.
Mi sento di consigliare questa storia a tutti coloro che hanno adorato Scrooge e si sentono pronti a viaggiare tra passato, presente e futuro al fianco di Ben in una dolce aria natalizia.

Ringrazio la casa editrice per avermi fornito una copia del romanzo. Vi ricordo che l'omaggio non influisce in alcun modo sul mio giudizio da lettrice.

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