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[RECENSIONE] "Un amore qualunque e necessario" di Mary Beth Keane

Buongiorno lettori!

Oggi vi parlerò di questo titolo che ho apprezzato molto di casa Mondadori che ringrazio per avermi fornito la copia digitale.


Titolo: Un amore qualunque e necessario

Autrice: Mary Beth Keane

Casa Editrice: Mondadori

Pagine: 432

Data di uscita: 23 Giugno 2020

Prezzo: € 19,50


















Kate Gleeson e Peter Stanhope, nati a soli sei mesi di distanza, sono vicini di casa da sempre, in un piccolo sobborgo alle porte di Gillam, vicino a New York. Le loro famiglie non potrebbero essere più diverse: serena quella di Kate, ultima di tre sorelle; difficile quella di Peter, figlio unico di una madre mentalmente instabile e di un padre che non riesce a proteggerlo. Un evento drammatico colpisce irrimediabilmente entrambe le famiglie, segnando le loro vite per sempre, e divide i due ragazzi. Ma la forza del loro legame è più forte di qualsiasi difficoltà, e Kate e Peter cercano, nonostante tutto, di trovare la strada per tornare l’una verso l’altro.

Un amore qualunque e necessario è una storia di redenzione, fiducia e perdono, che rivela come i ricordi dell’infanzia, filtrati dalla distanza dell’età adulta, possano cambiare. È il racconto di come, se siamo fortunati, la violenza in agguato nella vita di tutti i giorni possa essere sconfitta dal potere dell’amore.


Prima di scrivere questa recensione ho avuto bisogno di un paio di giorni in cui ho potuto raccogliere le mie idee: questo libro non è stato ciò che mi aspettavo, bensì si è rivelato essere una piacevole sorpresa.


Sì, perché nonostante il titolo, non è tutto "sole, cuore, amore", anzi.. C'è oscurità, lotta interiore, redenzione, il tutto articolato e sistemato magistralmente all'interno del romanzo.


La nostra storia è incentrata su due famiglie: i Gleeson e i Stanhope. Francis Gleeson nel caldo Luglio del 1973 è un poliziotto in accademia e incontra un suo collega, Brian Stanhope, il quale, tra una chiacchierata e l'altra, confessa di voler sposare una donna di nome Anne; di rimando Francis gli parla di una città in cui vorrebbe andare a vivere che si chiama Gillam.

Un paio di anni dopo Francis e Lena, sua moglie, si trasferiscono in una nuova casa e troveranno come vicini proprio Brian e Anne. La signora Gleeson, appena arrivata, cerca di stringere amicizia con la sua vicina, la quale si dimostra totalmente disinteressata e mantiene le distanze da Lena.

La situazione si raffredderà ancor di più quando Kate, terzogenita dei Gleeson, verrà al mondo a sei mesi di distanza da Peter, primogenito dei Stanhope.

Se Lena accoglie volentieri il piccolo Peter in casa sua, d'altro canto Anne non perde occasione per guardare con malcontento questa situazione e tenere Kate a debita distanza da suo figlio.

Anne si rivela essere scostante e incomprensibile ma non abbastanza per mettere in allarme la propria famiglia, che sottovaluta la situazione fino al momento in cui non compierà un gesto sconsiderato che si ripercuoterà sulle vite di tutti.

Dopo anni in cui Kate e Peter, rimasti lontani per tanti anni e con due vite ben delineate, si rincontreranno senza alcun ostacolo davanti a loro e sarà il momento di scoprire le carte: saranno in grado di alimentare il loro amore nato sin dalla culla, sostenendosi a vicenda e superando alcune avversità che si presenteranno sul loro cammino?



Il libro, nonostante un'inizio leggermente lento, successivamente l'ho trovato interessante e incalzante.

Dovendo coprire un lungo lasso di tempo, parliamo almeno di circa una quarantina di anni, il mio timore è che risultasse pesante e noioso: mai pensiero fu più errato!

L'autrice è stata in grado di farmi adorare alcuni personaggi e farmene odiare altri, permettendomi, inoltre, di addentrarmi nella loro psiche. Ho trovato che sia stata molto delicata nel descrivere come dei problemi e traumi subìti da bambini possano avere ripercussioni nel quotidiano da adulti. Perché nonostante sono una forte sostenitrice del "Fortunam suam quisque parat" e, quindi, ognuno è artefice della propria fortuna, penso che il dover convivere e superare alcuni avvenimenti che ci si porta dentro da sempre non sia così semplice.

Per questo ho trovato il libro molto interessante e piacevole.


Trovo che sia un libro perfetto da leggere sotto l'ombrellone, tra una nuotata e l'altra, perché nonostante non sia esattamente l'emblema della leggerezza, scorre che è un piacere. Lo consiglio caldamente specie a chi appassionano le vicende famigliari e vicende amorose, di redenzione e di consapevolezza.

Inoltre è in produzione una serie TV tratta proprio da questo romanzo.


Il mio voto è:


Alla prossima lettura,

Federica.



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