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[RECENSIONE] "Sword & Sorcery" di Fritz Leiber


Buon pomeriggio, lettori!

Oggi, con mio grande piacere, andremo ad analizzare una nuova perla di casa Mondadori nella collana Oscar Draghi: sto parlando di "Sword & Sorcery" di Fritz Leiber.

Uscito in tutte le librerie il 10 Novembre, questo titolo mi ha incuriosito molto visto il genere che rientra perfettamente nella mia comfort zone; questo titolo, infatti, è un fantasy... Mi sarà piaciuto?


Ringrazio Ylenia di Cronache di Lettrici Accanite per aver organizzato con me questo evento e la casa editrice Mondadori per avermi permesso di leggere questo titolo.

Titolo: Sword & Sorcery

Autore: Fritz Leiber

Casa editrice: Mondadori

Collana: Oscar Draghi

Pagine: 1270

Data d'uscita: 10 Novembre 2020

Prezzo: 30,00€

ISBN: 9788804723127












Fafhrd è un barbaro del Nord, alto e muscoloso. Il Gray Mouser è il suo inseparabile compagno, e non potrebbe essere più diverso: piccolo, scaltro, ex apprendista di un mago e ladro. I due vivono mille avventure nel mondo di Nehwon, tra colossali bevute, feste, corteggiamenti, risse, ruberie e giochi d'azzardo... Prototipi degli eroi di mille romanzi successivi, Fafhrd e il Gray Mouser sono protagonisti dei tanti racconti riuniti in questo volume e hanno ispirato nei decenni infiniti adattamenti.


La bellezza di questo volume è innegabile: dalla copertina i cui colori virano tra il blu, violetto e rosso e le pagine spugnate di viola, "Sword & Sorcery" è sicuramente un volume che spicca in libreria per la sua bellezza.

L'introduzione, chiamata "It's game time" e a cura di Massimo Scorsone, ci permette di ripercorrere chi è stato Fritz Leiber e i personaggi che hanno preso vita grazie alla sua mente e alla sua penna. Tra l'altro vi è un focus sul fatto che Fafhrd e Gray Mouser, personaggi dei racconti di Leiber e nomi che ci risultano familiari già solo grazie alla citazione in copertina, non sono altro che Leiber stesso e il suo ex compagno di college Harry Fischer, creatori dei personaggi.


Che un «mostro sacro» quale Fritz Leiber (1910-1992), «uno dei più grandi scrittori che abbiano nobilitato il genere della fantascienza e del fantasy, e dell’horror e di tutto ciò che si trova negli interstizi fra questi», sia entrato in scena proprio come cantore d’armi, amori e audaci imprese di schermidori e negromanti – e che non abbia mai cessato di tornare a esplorare i rinverginati territori narrativi di cui può considerarsi a ragione uno dei primi scout d’età contemporanea – è un dato di fatto la cui rilevanza, al netto della sua stessa ovvietà, può essere ancora oggi ritenuta degna di alcune corsive riflessioni.

Inoltre, successivamente vi sono due sonetti che aiutano ad entrare nell'ottica di ciò che potrete leggere nelle successive quasi 1300 pagine; ho apprezzato tanto la scelta di lasciarli sia in lingua inglese seguiti dalla traduzione in italiano. Non è poi così scontata come decisione e per tal motivo ne sono entusiasta. Il tutto, ovviamente, preceduto da una spiegazione accurata sulla nascita degli stessi.


Questo volume, che racconta dell'epopea di Fafhrd e Gray Mouser, raccoglie i vari racconti in quattro macrosezioni: Il mondo di Nehwon, che a sua volta si suddivide in quattro libri (Spade e diavolerie, Spade contro la morte, Spade nella nebbia, Spade contro la magia); Le spade di Lankhmar; Spade tra i ghiacci; Il cavaliere e il fante di spade.



Per questa recensione io mi sono occupata di "Spade tra i ghiacci", la cui primissima pubblicazione risale al 1977; quest'opera rappresenta, cronologicamente parlando, l'ultima avventura della saga fantasy del gigante nerboruto Fafhrd e del piccolo spadaccino Gray Mouser.

Tolto che mi sono innamorata delle semplici quanto bellissime illustrazioni contenute in questa perla, la storia dei due mi ha affascinata. Tra l'altro, all'inizio della raccolta, vi è una breve spiegazione di tutti i racconti che vi sono racchiusi all'interno (che nel mio caso sono La tristezza del carnefice, La bella e le bestie, Prigionieri nella Terra delle Ombre, L’esca, Sotto i pollici degli dei, Prigionieri nel Mare delle Stelle, La mostreme di ghiaccio, L’isola della Brina).



Certo, non nascondo che mi son sentita un attimo spaesata, ma il ritmo non lascia di certo il lettore a bocca asciutta: seguire il viaggio di questo improbabile quanto affascinante duo, in fuga dal Principe della Morte attraverso l'Isola della Brina che un po' ricorda l'Islanda, è stato fantastico. Tra l'altro, miei cari lettori e probabili amanti del fantasy, vi dico soltanto che vi sono due nomi che già valgono la lettura di "Sword & Sorcery": sto parlando di Odino e Loki; appena ho letto questi due nomi ho quasi esultato visto il mio amore per la mitologia norrena.

I due personaggi mi sono entrati nel cuore: così opposti eppure così simili, Fafhrd e Gray Mouser sanno intrattenere il lettore e fanno desiderare di saperne sempre di più, anche solo attraverso i loro dialoghi e le loro azioni.

Una menzione speciale va al world building che ho trovato descritto in maniera eccelsa; come brevemente anticipato ho potuto leggere dell'Isola della Brina, tanto simile all'Islanda che conosciamo, in cui i nostri protagonisti non solo devono fare i conti con un'insidiosa avventura, ma fanno la conoscenza di Khahkht, il terribile ragno-stregone e le mortali orde dei guerrieri Mingol.


Quello che posso dirvi è di non lasciarvi intimorire né dalla mole delle pagine dell'opera complessiva né tantomeno dallo stile di Leiber; magari, visto il periodo in cui è stato scritto, non siamo tanto abituati alla prosa utilizzata ma, credetemi, ve ne innamorerete.

La presenza di una spiccata e sagace ironia di Leiber non solo vi farà sorridere, ma saprà farvi riflettere. Insomma, dimenticate l'ironia spicciola di cui, a volte, alcuni titoli scritti al giorno d'oggi abbondano.

E' un fantasy che non potete lasciarvi sfuggire, specie se siete, come me, amanti del genere... Prendetela come un'occasione d'oro non solo per recuperare un volume dall'ineccepibile cura del dettaglio, ma anche per conoscere Fritz Leiber, un autore che, forse, non ha eguali al giorno d'oggi.


Vi lascio nuovamente il banner in cui potete trovare i blog che partecipano in mia compagnia a questo evento e le date in cui potrete trovare la recensione.


Fritz Leiber (Chicago 1910 - San Francisco 1992. Ha scritto romanzi di genere fantasy, fantascientifico e horror, vincendo numerosi premi tra cui sei Hugo e due Nebula. Tra le sue opere più celebri I tre tempi del destino (1957), Il Grande Tempo (1958), Novilunio (1964) e le numerose storie di Fafhrd e il Gray Mouser, pubblicate nell'arco di cinquant'anni a partire dal 1939, con le quali ha dato origine al genere "sword and sorcery".


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