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[RECENSIONE] "Piranesi" di Susanna Clarke

Buongiorno lettori!


Oggi ho il piacere di parlarvi di questo titolo uscito il 4 Febbraio per Fazi Editore: sto parlando di "Piranesi" di Susanna Clarke e facente parte della collana LAINYA.

Devo esser sincera: ho voluto tanto leggere questo romanzo perché incuriosita dalla copertina, dal parere di Erin Morgenstern («Un avvincente, suggestivo mistero. Questo libro è un tesoro trasportato dal mare su una costa dimenticata, che attende solo di essere scoperto») , che l'estate scorsa mi ha definitivamente conquistata con "Un mare senza stelle" ma, soprattutto, dalla trama così criptica quanto affascinante.


Mi sarà davvero piaciuto questo titolo, mantenendo così fede alle mie aspettative? Scopritelo attraverso questa recensione...


Titolo: Piranesi

Autrice: Susanna Clarke

Casa editrice: Fazi Editore

Collana: LAINYA

Data d'uscita: 4 Febbraio 2021

Pagine: 267

Prezzo: €16,50

ISBN: 9788893258678













Piranesi vive nella Casa. Forse da sempre. Giorno dopo giorno ne esplora gli infiniti saloni, mentre nei suoi diari tiene traccia di tutte le meraviglie e i misteri che questo mondo labirintico custodisce. I corridoi abbandonati conducono in un vestibolo dopo l’altro, dove sono esposte migliaia di bellissime statue di marmo. Imponenti scalinate in rovina portano invece ai piani dove è troppo rischioso addentrarsi: fitte coltri di nubi nascondono allo sguardo il livello superiore, mentre delle maree imprevedibili che risalgono da chissà quali abissi sommergono i saloni inferiori.

Ogni martedì e venerdì Piranesi si incontra con l’Altro per raccontargli le sue ultime scoperte. Quest’uomo enigmatico è l’unica persona con cui parla, perché i pochi che sono stati nella Casa prima di lui sono ora soltanto scheletri che si confondono tra il marmo.

Improvvisamente appaiono dei messaggi misteriosi: qualcuno è arrivato nella Casa e sta cercando di mettersi in contatto proprio con Piranesi. Di chi si tratta? Lo studioso spera in un nuovo amico, mentre per l’Altro è solo una terribile minaccia. Piranesi legge e rilegge i suoi diari ma i ricordi non combaciano, il tempo sembra scorrere per conto proprio e l’Altro gli confonde solo le idee con le sue risposte sfuggenti. Piranesi adora la Casa, è la sua divinità protettrice e l’unica realtà di cui ha memoria. È disposto a tutto per proteggerla, ma il mondo che credeva di conoscere nasconde ancoratroppi segreti e sta diventando, suo malgrado, pericoloso.


Prima di passare alla vera ciccia, a ciò che Piranesi contiene al suo interno, vorrei aprire una piccola, anzi piccolissima, parentesi per quanto riguarda la copertina e il retro di questo titolo. E' stato amore a prima vista, letteralmente. Sono stata subito conquistata dal blu notte, che ho apprezzato notevolmente in "Il viaggio di Halla" e "Il mare senza stelle", in contrasto con il bianco e il dorato, che riprendono i disegni delle onde che si infrangono su una colonna su cui si erge una figura che ha chiaramente riferimenti mitologici. La suddetta figura la ritroviamo descritta nel romanzo: Piranesi, infatti, ci descrive alcune statue tra cui la sua preferita, quella di Fauno, la cui figura è di una creatura metà uomo e metà capra e dai riccioli esuberanti, che ha sempre dato al protagonista che volesse metterlo in guardia da qualcosa. I disegni delle onde si stendono anche sul retro del romanzo, ove ci sono i pareri di grandissimi autori e testate giornalistiche; tutto ciò che vedere color oro è in rilievo ed è qualcosa che mi ha fatto letteralmente impazzire. La cura per il dettaglio mi ha lasciata senza fiato.


Ma ora bando alle ciance e parliamo del contenuto del romanzo.


Piranesi, dalla corporatura slanciata, altro più o meno un metro e ottantatré e con un'età compresa tra i trenta e i trentacinque anni, si descrive proprio così agli occhi del lettore.

Egli vive nella Casa insieme all'Altro, uomo tra i cinquanta e i sessant'anni, alto e slanciato come Piranesi, con la pelle olivastra, capelli scuri e barba brizzolata molto curata; i due si incontrano due volte alla settimana per andare alla ricerca della Grande Segreta Conoscenza.

Piranesi non sa effettivamente se ha sempre vissuto nella Casa o se si è ritrovato lì per caso ma una cosa è certa: deve utilizzare i suoi taccuini per segnar tutto, utilizzando per segnare la data qualche riferimento di base come, ad esempio, l'arrivo di un albatros.

Piranesi, come accennato, vive nella Casa: la suddetta è formata da gigantesche stanze e infinite chiamate Saloni, costellata da statue a cui egli ha dato vari nomi e persone inanimate come "l'Uomo Scatola-di-Biscotti". Gli unici umani viventi in quel luogo sono il protagonista e l'Altro, capaci di sopravvivere in un luogo misterioso e in cui vi è intrappolato un oceano che spesso minaccia le stanze con le maree.

Quando faranno capolinea nelle giornate di Piranesi cose strane, altre dimenticate ma, soprattutto, tracce di una terza persona l'equilibrio del protagonista verrà sconvolto.


Devo essere sincera, appena ho iniziato a leggere il romanzo sono rimasta un po' interdetta: lo stile di scrittura, un po' criptico e che magari non ingrana immediatamente, pagina dopo mi ha trascinata nella mente di Piranesi stesso. Sì perché è tutto raccontato il prima persona, attraverso i pensieri del protagonista e le pagine dei suoi diari. Il worldbuilding è tanto complesso quanto affascinante, descritto in maniera astratta ma al contempo piano piano diventerà cristallino nella mente del lettore: la Casa, infatti, trovo sia un luogo tanto misterioso e accattivante, costellato da statue, nuvole e maree.


Credetemi, se sfogliando le prime pagine del romanzo sarete confusi è tutto normale; dopo un inizio confusionario e forse un po' lento, il titolo della Clarke diventerà un mindfuck che vi sconvolgerà la mente. Era da un bel po' che non mi capitava una cosa simile, praticamente dalla scorsa estate con "Il mare senza stelle" della Morgenstern, anche questo facente parte della collana LAINYA di Fazi.

Sì perché fondamentalmente "Piranesi" è composto da tanti pezzi di un puzzle, ogni pezzo è rappresentato dalle pagine del taccuino del protagonista che, piano piano, diventeranno sempre più chiari lasciando intendere sia la trama, sia quale sia la strada intrapresa da Susanna Clark e d'un tratto vi renderete conto di non aver capito nulla.


Piranesi è autore, protagonista, spettatore e narratore della vicenda: le pagine dei suoi diari sono il mezzo con cui possiamo sbrogliare il bandolo della matassa della storia che si cela all'interno delle pagine del romanzo.

I colpi di scena sono ben piazzati e ben realizzati, praticamente ho letto questo libro in meno di un giorno e non riuscivo proprio a staccarmene. Il mio viaggio al fianco di Piranesi ho trovato sia stato più che soddisfacente, un intrigante viaggio che si plasma nella mente del lettore e che, fidatevi, vi ammalierà.


Una lettura che consiglio caldamente a chi è alla ricerca di un fantasy originale, poetico e brillante.


Ringrazio la casa editrice per avermi fornito la copia cartacea. Vi ricordo che l'omaggio non influisce in alcun modo sul mio giudizio da lettrice.



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