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[RECENSIONE] "Omaggio alla Catalogna" di George Orwell


Buonasera lettori!

Oggi, con mio grande piacere, andremo ad analizzare uno dei romanzi contenuti nella nuovissima e bellissima perla di casa Mondadori: sto parlando di "Omaggio alla Catalogna", romanzo di George Orwell racchiusa nella raccolta "Il peggiore dei mondi possibili" nella collana Oscar Draghi che contiene 1984, La fattoria degli animali, Fiorirà l'aspidistra e Una boccata d'aria.


Ringrazio la mia socia La stanza dei libri per aver organizzato con me questo evento e la casa editrice Mondadori per averci permesso di organizzarlo e di leggere in anteprima questo titolo.

Titolo: Il peggiore dei mondi possibili Autore: George Orwell

Casa Editrice: Mondadori

Collana: Draghi

Pagine: 936

Prezzo: 25,00€

Data di uscita: 17 Novembre 2020













"Fiorirà l'aspidistra", "Omaggio alla Catalogna", "Una boccata d'aria", "La fattoria degli animali", "1984": con queste cinque opere, tra il 1936 e il 1948, George Orwell è andato delineando un panorama sociale, politico e narrativo che si è nutrito insieme di suggestioni biografiche, grandi eventi storici, immaginazione letteraria, diventando uno dei grandissimi autori del Novecento. Questo volume li raccoglie, fornendo inoltre un agile profilo dell'autore e una curiosa sezione di giudizi critici dei contemporanei, a volte sorprendenti.


Ma chi combatteva contro chi e ci stava vincendo, era molto difficile da scoprire. Giunto a Barcellona nel dicembre 1936 "con la vaga idea di scrivere articoli per qualche giornale"; George Orwell finisce con l'arruolarsi nelle file repubblicane: va al fronte, partecipa alle giornate del maggio 1937 a Barcellona, viene ferito nell'assedio di Huesca e riesce a riparare in Francia. Coinvolgente come un romanzo e rigoroso come un saggio, "Omaggio alla Catalogna" è uno dei più importanti reportage della guerra civile spagnola e rappresenta, nella formazione politica e intellettuale dello scrittore, un momento cruciale, in cui matura in lui un sistematico rifiuto del totalitarismo.


Tolti 1984 e La fattoria degli animali che, secondo me, sono i romanzi più famosi di George Orwell, non ho mai letto nulla di questo autore; di conseguenza non sapevo proprio cosa aspettarmi da un titolo che tratta il totalitarismo, come solo la prosa e il genio dell'autore sanno fare.

Avrà saputo colpirmi nel profondo permettendomi di riflettere e fare confronti con quella che è la società che tutti noi viviamo al giorno d'oggi? Scopriamolo insieme...


"Omaggio alla Catalogna" è un'importante testimonianza di George Orwell che, vivendo in prima persona la guerra civile spagnola, ha saputo scrivere perfettamente della condizione civile in un clima di totalitarismo che, in circa duecento pagine, viaggia sul filo di un saggio e romanzo raccontando il dramma di questa battaglia importante.

Come appena detto, il lettore può conoscere le vicende tramite gli occhi dell'autore che, trasferitosi a Barcellona nel 1936, si arruola nelle file repubblicane e, purtroppo, circa un anno dopo viene gravemente ferito alla gola. Riesce, però, a fuggire in compagnia di sua moglie prima sostando brevemente in Francia e, successivamente, ripartendo verso l'Inghilterra, dove si stabiliranno.


Il clima disperato dettato da questa guerra civile, il racconto in cui si rivivono i disperati avvenimenti del 1937, sono elementi che possono solo che far venire la pelle d'oca al lettore.

Come sempre Orwell permette di riflettere, anche grazie alla sua sottile ma aspra critica rivolta ai comunisti spagnoli per aver rinnegato, spinti dal Partito Comunista Rosso, gli ideali lealisti e repubblicani.

Se 1984 e La fattoria degli animali, in special modo il primo titolo citato, mi hanno fatto accapponare la pelle, riflettere e li ho adorati, per Omaggio alla Catalogna ho un'impressione diversa: non è la presenza di elementi esplicitamente raccontati dall'autore o la disperazione che si percepisce ad avermi fatto adorare questa lettura; il vero elemento che mi ha colpita e incuriosita è la partecipazione in prima persona di George Orwell stesso in cui si percepisce un'elevata carica emotiva, sicuramente anche perché il romanzo è stato scritto dall'autore appena è riuscito a stabilirsi con sua moglie in Inghilterra... Le ferite erano ancora fresche, e non parlo di quelle fisiche ma di quelle emotive insite dentro di lui a causa della guerra.


E' un romanzo che consiglio, ma consiglio principalmente l'intera edizione dedicata all'autore britannico: in questa piccola e pregiata perla, impreziosita da una copertina bellissima e interni veramente ben realizzati, vi sono i più importanti racconti di un autore che, attraverso le sue pagine e le sue parole, sa far riflettere il lettore come solo pochi altri al mondo sono riusciti a fare.


Di seguito vi lascio il calendario del blogtour che parte da domani proprio dalla mia socia La stanza dei libri. Sul mio blog troverete l'articolo "Come la Spagna è cambiata dopo la guerra?" il 19 Novembre.



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