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[RECENSIONE] "L'ombra del tempo passato" di James Islington - Licanius #1

Buongiorno lettori!

Oggi andremo ad analizzare il primo volume di una trilogia che doveva uscire lo scorso anno e poi, per i motivi che un po' tutti possiamo immaginare, approderà per intero in libreria domani, 18 Febbraio: sto parlando di "L'ombra del tempo passato", primo volume della Licanius Trilogy di James Islington editi da Fanucci.

"La luce del tempo presente" e "L'eco del tempo futuro", come anticipato, usciranno lo stesso giorno in tutte le librerie e store online.


Titolo: L'ombra del tempo passato

Autore: James Islington

Saga: Licanius Trilogy #1

Casa editrice: Fanucci

Data d'uscita: 18 Febbraio 2021

Pagine: 640

Prezzo: €25,00

ISBN: 9788834740811












Sono passati vent’anni dalla fine della guerra. Gli Auguri – una volta considerati alla stregua degli dèi – sono stati rovesciati e spazzati via durante il conflitto e i loro poteri, tanto temuti, sono falliti misteriosamente. Coloro che li avevano serviti, uomini e donne con un’abilità conosciuta come il Talento, hanno evitato il loro stesso destino solo perché si sono sottoposti al potere dei Quattro Canoni. Oggi, chiunque usi il Talento è destinato all’obbedienza assoluta.

Da giovane studente dei Talenti, Davian subisce le conseguenze di una guerra combattuta – e persa – prima ancora di nascere. Oltre le mura della scuola, lui e i suoi amici sono disprezzati per il potere magico che esercitano: un potere che Davian, nonostante i suoi migliori sforzi, sembra non riuscire a controllare. Peggio ancora, con la prova finale che si avvicina e le gravi conseguenze di un eventuale fallimento, il tempo per superare le sue ultime difficoltà si sta rapidamente esaurendo.

Ma quando Davian scopre di avere la capacità di esercitare il potere proibito degli Auguri, mette in moto una catena di eventi che cambieranno la sua vita e sconvolgeranno il mondo intero. A nord, un antico nemico a lungo creduto sconfitto comincia a destarsi mentre a ovest un giovane, il cui destino è intrecciato con quello di Davian, si sveglia nella foresta, coperto di sangue e senza alcun ricordo di chi sia...

Che la storia abbia inizio.


Vicino alla piccola cittadina di Caladel, nell'Andarra, vi è una prestigiosa scuola in cui vengono addestrati e istruiti i Talenti, ossia coloro che sono in grado di imparare ad utilizzare l'Essenza, sostanza invisibile capace di influenzare le cose a livello fisico (quindi prenderle, spostarle, bruciarle, tirarle ecc).

Nella suddetta scuola c'è Davian, ragazzo quasi maggiorenne che attende di affrontare le Prove che decreteranno la sua capacità di utilizzare l'Essenza; se dovesse esserci un risultato negativo, si diventa automaticamente un'Ombra, ossia uno scarto della società, un Talento infranto. Anni prima fu picchiato quasi a morte e sfregiato in viso per la sola colpa di essere un Talento; questo è dovuto dagli strascichi di avvenimenti che si sono susseguiti ancor prima che nascesse, avvenimenti che hanno instillato un sentimento d'odio in coloro che non possiedono alcun potere magico.

Un mattino, Davian, dopo aver salutato rapidamente i suoi amici Wirr e Asha, si reca a Caladel per delle compere per conto della scuola; qui, dopo esser quasi assalito da una banda di teppistelli, viene salvato da Ilseth, Anziano diretto verso la scuola. Durante il tragitto, il ragazzo pone tantissime domande all'uomo, se non fosse che scopre che la Prova, che pensava di dover sostenere tre settimane dopo era stata anticipata... al giorno dopo.

Preso dal panico e spiazzato dalla notizia, decide di passare una serata con i suoi amici prima del giorno decisivo; tuttavia, viene svegliato da Ilseth che gli dice chiaramente di essere a conoscenza della sua capacità di sapere se qualcuno mente (quindi di avere in qualche modo accesso alla mente altrui proprio come gli Auguri), allora nascosta a chiunque tranne che ai suoi amici. L'Anziano spinge Davian a partire immediatamente per il bene di tutti quella stessa notte verso nord, dove verranno riuniti tutti gli Auguri prima che un male indomabile si scateni su Andarra. Così, con un ricettacolo in mano (oggetto antico e preziosissimo di cui Davian non conosce l'utilità), si appresta a partire; beccato da Wirr, tuttavia, decide di portare con sé l'amico e partono insieme verso questa spaventosissima e misteriosa avventura.

Ah, e Asha? Lei il mattino dopo si risveglia e trova tantissimi cadaveri per la scuola; nel panico per ciò che ha visto e non trovando i due amici cerca aiuto e incontra Ilseth; l'Anziano, per non lasciar trapelare alcuna notizia riguardo la fuga di Davian e Wirr, decide di farla diventare un'Ombra e farle dimenticare tutto ciò che ha visto.

Due vanno al Nord, una viene letteralmente forzata a dimenticare alcune cose e un altro ragazzo misterioso si sveglia a Ovest, pieno di sangue e senza ricordarsi chi sia.

Cosa accadrà da questo momento in poi?



Ma quanta carne al fuoco mette Islington solo nei primi capitoli? Avrei potuto raccontare ancora tanto della trama ma ho deciso di fermarmi perché è giusto che tanta (ma tanta) roba la scopriate voi in prima persona; ci sono tanti personaggi, alcuni di importanza vitale per la storia, altri marginali, di cui vi invito a fare conoscenza.

Questo romanzo è l'inizio di una serie epic fantasy che potrebbe tranquillamente entrare nella mia personalissima top ten del genere di sempre; tuttavia, razionalmente, mi costringo ad attendere di leggere gli altri due prima di trarre conclusioni affrettate.

Lisington, nella sua trilogia, fa una vera e propria dichiarazione d'amore verso le opere che l'hanno formato prima come lettore e poi come scrittore; solo dopo aver letto, infatti, la serie Mistborn di Brandon Sanderson e Il nome del vento di Patrick Rothfuss, James decide di scrivere qualcosa di suo prima in self e poi pubblicato dalla Orbit.


Ogni Talento voleva che il Trattato, e soprattutto i Canoni, scomparissero.


Inizialmente ero rimasta notevolmente spiazzata dalla mole di informazioni che mi son ritrovata a dover immagazzinare nel mio cervello nelle primissime pagine del romanzo: forse un glossario sarebbe stato d'aiuto... ho quasi sentito il bisogno di dovermi appuntare tutto, poi piano piano i termini sono diventati un po' più familiari e chiari. All'inizio e alla fine del romanzo trovate una mappa, che come vi dico ogni volta è sempre utile durante la lettura.

Ho apprezzato tantissimo la cura minuziosa dell'autore per i dettagli: niente, davvero niente, è lasciato al caso; ogni singola parola e descrizione è lì per un motivo ben preciso e presto o tardi ogni pezzo del puzzle andrà al proprio posto. La spiegazione di tutti i meccanismi legati alla cultura, alla magie e alle varie fazioni è impeccabile, accattivante, coerente e indimenticabile.

Il world building, in soldoni, è realizzato divinamente: tra Auguri, i Quattro Canoni da rispettare obbligatoriamente da tutti coloro che intendono utilizzare l'Essenza, personaggi brillanti e dal passato oscuro, ce n'è per tutti insomma. Il tutto, come se non bastasse, condito da colpi di scena ben piazzati.


Le Ombre perdevano il Marchio e non erano vincolate dai Canoni, per cui potevano usare i Ricettacoli come volevano. Usarli come armi.


Trovo azzeccatissima la scelta dell'alternare vari POV, nello specifico quattro, in modo tale da poter dare una visione completa di tutto ciò che accade nelle varie zone e situazioni. Anzi, vi dirò di più, nessuno prevarica su nessuno: tutti sono fondamentali e cruciali per la narrazione e sono certa che senza uno tra Davian, Wirr, Asha e Caeden, non sarebbe la stessa cosa; per di più trovo che tutto ciò che concerne i protagonisti, compreso il loro background o il loro modo di pensare, è perfettamente in linea con il resto della storia.


Indossare le Pastoie risultava un’esperienza abbastanza traumatica per la maggior parte dei Talenti, in quanto poteva causare letargia, vertigini e perfino nausea, in alcuni casi.


Mi sento di affermare senza alcun dubbio che l'esordio di James Islington nel mondo del fantasy è ben riuscito: il suo stile è semplice e coinvolgente che, ve lo confesso, ho notato anche migliorare durante il romanzo stesso dopo qualche piccola incertezza nella fase iniziale del titolo.

Tante domande vengono lasciate in sospeso al termine di "L'ombra del tempo passato", tante cose irrisolte di cui ho bisogno di trovare spiegazione nei romanzi successivi che, ve lo dico, recupererò al più presto.

Il cliffhanger finale, infatti, mi ha fatto venire tanta voglia di leggere "La luce del tempo presente" e "L'eco del tempo futuro" e, come vi anticipavo prima, fortunatamente sono stati pubblicati tutti insieme e non devo attendere mesi e mesi per sapere come prosegue la storia.


Se non si fosse capito: ho amato questo libro e lo consiglio caldamente a tutti coloro che adorano il genere e, perché no, anche a chi ci si vuole approcciare per la prima volta.


Ringrazio la casa editrice per avermi fornito una copia del romanzo. Vi ricordo che l'omaggio non influisce in alcun modo sul mio giudizio da lettrice.




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