[RECENSIONE] "L'inverno della strega" di Katherine Arden
Buongiorno lettori!
Ormai lo sapete, io adoro questa trilogia e dopo avervi parlato di "L'Orso e l'Usignolo" e di "La ragazza nella torre", andremo ad analizzare quello che è il romanzo che va a chiudere questo ciclo nato dalla penna della Arden.
Ringrazio la Fanucci Editore per avermi fornito una copia del libro.
Ma bando alle ciance e ciancio alle bande, iniziamo!
Mosca è in preda alle fiamme, e per salvarsi Vasja deve fuggire via, inseguita da tutti coloro che la accusano di morte e distruzione. Raggiunge così il regno della Mezzanotte, una terra magica fatta di ogni mezzanotte passata, presente e futura.
Ma rimanere lì sarebbe una condanna a morte per tutta la sua famiglia e per le sue terre... Intanto il Gran principe di Mosca è in preda alla rabbia e alla frustrazione, e sceglie alleati che lo condurranno su un percorso di guerra e rovina. E, mentre Medved, il fratello gemello di Morozko, sta scatenando il caos nella città stanca, un esercito di Tatari si sta preparando ad attaccare e minacciare i confini della Rus.
Vasja si ritroverà nel mezzo di una guerra tra due Stati, tra religione e folklore e tra antichi fratelli.
Sarà in grado di salvare la Russia, Morozko e il magico mondo che custodisce?
Il mio amore per questa trilogia è stato palese sin dalla recensione del primo volume: lo stile narrativo della Arden è veramente impeccabile... ma andiamo per gradi.
Ci ritroviamo catapultati in una Mosca in fiamme, ove la paura e la morte fanno capolino e Vasja fugge nuovamente diretta verso il regno di Mezzanotte
Un turbinio di emozioni ne fanno da padrona, come la rabbia e la determinazione, cacciando così, ogni tipo di paura da Vasja stessa, consapevole di dover salvare coloro che le stanno a cuore.
A differenza degli altri due volumi, ho deciso di non approfondire ulteriormente la trama perché, sebbene io mantenga sempre una politica no spoiler, è giusto che questo terzo libro della saga di La notte dell'inverno, venga assaporato completamente da chiunque decida di approcciarsi a questa perla.
Vorrei, invece, parlare un attimo delle sensazioni provate: sono stata letteralmente trascinata in un turbinio di emozioni sempre differente e costante, dall'euforia nell'iniziare questo ultimo romanzo al senso di vuoto appena girata l'ultima pagina.
E' una serie che entra dentro, che rimane impressa per le ambientazioni, spettacolarmente particolareggiate, per la crescita della protagonista, per i colpi di scena...
A proposito di Vasja o, meglio, Vasilisa, vi avevo già accennato nella recensione del secondo volume quanto adorassi il suo modo di essere e di fare, intrisa da un senso di libertà di essere e di pensare, determinazione e saper imparare dai propri errori... ma in questo terzo e ultimo volume, se possibile, ho adorato ancor di più la nostra protagonista. Proprio mi è entrata dentro grazie all'evoluzione palese ed eclatante che ha avuto durante i tre romanzi della saga dove, da bambina ingenuotta è diventata una donna forte e soprattutto consapevole di cosa sa fare e di cosa può fare.
E' lampante la sua crescita, come se si lasciasse accompagnare mano nella mano dal lettore e crescesse insieme a lui, pagina dopo pagina... E' un'emozione che ho provato grazie a pochi scrittori e pochi protagonisti, quindi sicuramente è un grandissimo pregio che va dato alla Arden.
Anche del rapporto tra Vasja e Morokzo, re dell'Inverno, ne avevamo già brevemente parlato nella recensione del secondo volume: vi avevo infatti accennato come fossi tremendamente incuriosita e di come mi sentissi sulle spine, notando la mole di segreti e complicazioni che dividevano i due.
Mi hanno sciolto il cuore, specie avendo la consapevolezza che pur essendo l'uno la persona dell'altra, non potevano stare nello stesso luogo insieme... che scherzo del destino, vero?!
Il dover aspettare più di due libri per poterli finalmente vedere ritagliarsi i loro momenti, solo loro due in un luogo isolato e buio, potendo finalmente essere loro stessi, toccarsi e baciarsi... mi ha emozionato come poche altre storie lette.
E anche qui nota di merito alla Arden, non mi ha minimamente delusa trattando la loro storia, anzi, si è dimostrata impeccabile anche nella descrizione del puro romanticismo.
Confermo quanto detto nelle scorse recensioni: lo stile narrativo è accattivante e scorrevole, l'ambientazione ben descritta, la storia non permette al lettore di staccare gli occhi dalle pagine e soprattutto fa sì che il romanzo, o meglio l'intera saga, entri nel cuore, chiuda la porta a chiave e non ne esca più.
Non mi sarei mai aspettata che la trilogia de La notte dell'inverno potesse diventare una delle mie preferite e, invece, è successo e non smetterò mai di consigliare questo fantasy che è capace di dare al lettore un'esperienza totalizzante. Sicuramente lo rileggerò a breve, probabilmente verso la fine dell'estate.
Credo sia ovvio ma, come per gli altri due titoli è arrivato il momento del voto che è:
5/5, esattamente come gli altri due volumi.
Fatevi un regalo e leggete questa serie, non ve ne pentirete.
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