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[RECENSIONE] "Il viaggio di Halla" di Naomi Mitchison

Buongiorno lettori!

Oggi ho il piacere di parlarvi di questo titolo in uscita domani 5 Novembre per Fazi Editore: sto parlando di "Il viaggio di Halla" di Naomi Mitchison e facente parte della collana LAINYA. Questo romanzo, classico della lettura fantasy, è stato pubblicato per la prima volta nel Regno Unito nel 1952. L'autrice, tra l'altro, è stata una cara amica di J.R.R. Tolkien ed è stata una delle prime a leggere Lo Hobbit.


Ringrazio la casa editrice per avermi fornito la copia cartacea. Vi ricordo che l'omaggio non influisce in alcun modo sul mio giudizio da lettrice.

Titolo: Il viaggio di Halla

Autrice: Naomi Mitchison

Casa editrice: Fazi Editore

Collana: LAINYA

Data d'uscita: 5 Novembre 2020

Pagine: 148

Prezzo: €15,00

ISBN: 9788893256902












Questa è la storia di Halla, figlia di un re che decide di abbandonarla nei boschi. Qui viene accudita dagli orsi e poi cresciuta dai draghi sulle montagne rocciose; ma il tempo dei draghi, minacciati dagli odiosi e crudeli esseri umani, sta per finire. Odino, Padre di tutte le cose, offre ad Halla una scelta: vivere alla maniera dei draghi, accumulando tesori da difendere, o viaggiare leggera e attraversare il mondo con passo lieve? Iniziano così le fantastiche avventure della ragazza, che girovagherà alla scoperta di nuove terre e antiche leggende, in mezzo a creature incredibili, luoghi misteriosi e magie dimenticate. La sua conoscenza di tutti i linguaggi, sia quelli umani che quelli animali, la aiuterà ad andare oltre le apparenze, ma anche a mettere in discussione ciò in cui ha sempre creduto, mentre affronta, una dopo l'altra, le nuove sfide sul suo cammino. Mitchison ci prende per mano e ci conduce in una favola senza tempo, dove le divinità dei miti nordici convivono con i personaggi della letteratura fantasy per mostrare il valore di comprensione e tolleranza.


Halla, figlia del re e orfana di madre, viene abbandonata da suo padre a causa della nuova regina che lo esorta a "sbarazzarsene"; Matulli, la sua tata e originaria della contea di Finmark capace, talvolta, di trasformarsi in un orso, la porta nel borso per permetterle di crescere con i piccoli orsetti che proprio in quel momento si stavano risvegliando dal letargo invernale. La protagonista, quindi, cresce proprio come i suoi, ormai, fratelli: impara a lottare, pur non riuscendo a capire l'assenza degli artigli, capisce i pensieri e il linguaggio degli orsi, e aveva un udito molto sviluppato.

Inizia così l'avventura di Halla che, tra draghi e orsi, dovrà affrontare numerose avventure e difficoltà.


Parlarvi oltre della trama, in tutta onestà, sarebbe un vero peccato: la storia è così bella che merita di essere scoperta piano piano in questo romanzo che, inevitabilmente, saprà tenervi incollati sino al termine della lettura.


Sinceramente la prima cosa che mi ha colpita è stata la copertina: in questo blu notte che fa da sfondo (lo stesso che ho amato per la copertina di "Dormire in un mare di stelle"), un drago e un orso, insieme a vari ghirigori (che vanno dal dorato al rosso richiamando i due animali), fanno da padroni attirando subito l'attenzione. Draghi e orsi che, come accennato, sono fondamentali nella vita e nella storia di Halla.



Quasi come se fosse una fiaba, "Il viaggio di Halla" è uno di quei libri che una volta iniziato non si può fare a meno di smettere di leggere e si termina in poco tempo; non parlo della lunghezza del romanzo, che conta circa 148 pagine, ma proprio del fatto che è una storia così bella, appassionante e ben scritta, che mantiene un ritmo serrato lungo tutta la durata della lettura senza lasciare spazio a punti morti e noiosi.


Un racconto che, tra componenti fantasy e stile che ci permette quasi di tornare dei bambini desiderosi di sentire la fiaba della buonanotte, "Il viaggio di Halla" contiene al suo interno anche tanti insegnamenti che, forse, noi adulti tendiamo a dimenticare; uno tra questi e che mi è rimasto nel cuore, è sicuramente l'importanza dell'essere gentile e amorevole con chi ci circonda, che è una cosa che ormai viene data per scontata o, peggio dimenticata; o, ancora, il fatto che ognuno è artefice del proprio destino e se si ambisce a vivere qualcosa di bello bisogna saperselo costruire con le proprie mani.


Ma "Il viaggio di Halla" è tanto altro e merita di essere letto sia da grandi che da piccini.



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