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[RECENSIONE] "Il sogno" di Franck Thilliez

Buongiorno lettori!

Oggi attraverseremo le pagine del nuovo libro di Thilliez "Il sogno" edito Fazi Editore, che ringrazio per avermi fornito la copia cartacea per permettermi di scrivere una recensione onesta.


Titolo: Il sogno

Autore: Franck Thilliez

Casa Editrice: Fazi Editore

Pagine: 510

Data di uscita: 2 Luglio 2020

Prezzo: € 18,50
















Se non fosse per le sue cicatrici e le strane foto che tappezzano le pareti del suo ufficio, si direbbe che Abigaël sia una donna come le altre. Se non fosse per i momenti in cui sprofonda nel mondo dei sogni, si giurerebbe che dica il vero. Ma Abigaël, la psicologa che tutti si contendono per risolvere i casi criminali più intricati, soffre di una grave narcolessia che le rende tutto più difficile. Spesso per lei il confine tra sogno e realtà si confonde, ed è costretta a ricorrere a bruciature e tatuaggi per assicurarsi di essere sveglia e che quello che vede stia realmente accadendo. L’indagine a cui sta lavorando insieme al fidanzato poliziotto Frédéric riguarda un rapitore seriale di bambini, Freddy. I piccoli scomparsi finora sono tre, a quattro mesi di distanza l’uno dall’altro. Ogni rapimento viene annunciato con uno spaventapasseri che indossa gli abiti del bambino rapito precedentemente. Intanto, Abigaël è l’unica sopravvissuta a un terribile incidente d’auto di cui non ricorda nulla e dove hanno perso la vita suo padre e sua figlia. Presto capirà che molte cose di quell’episodio non tornano. E si renderà conto che Freddy sa più di quanto dovrebbe. E non è il solo. Ma per Abigaël il nemico più pericoloso rimane uno: se stessa.


Lasciate da parte i soliti thriller con protagonista un detective o un poliziotto: qui abbiamo Abigael, una psicologa che deve affrontare e risolvere più di un caso e soprattutto deve saper restare a galla in un mare di eventi.

Sì perché la donna, abituata per lavoro a dover fare i conti con la mente e la psiche altrui, ora dovrà farsi spazio nella sua di mente e soprattutto venire a capo della vicenda e sciogliere ogni dubbio riguardo l'incidente che l'ha vista coinvolta. Perché Freddy, il rapitore di bambini a cui Abigael da la caccia con il suo fidanzato poliziotto, sa più del dovuto? Cosa è successo davvero quel giorno in cui è sopravvissuta perdendo, però, suo padre e sua figlia?

Ma, soprattutto, perché arriva a dubitare di se stessa cercando di scindere la realtà dai suoi incubi?


Thilliez, con questo romanzo, ci conduce mano nella mano in una vicenda che rende il lettore affamato di sapere ogni notizia utile così da cercare di mettere tutti i pezzi del puzzle insieme.

Mi ha coinvolta così tanto che ho terminato il romanzo in un solo giorno, non riuscivo proprio a staccarmene: dovevo sapere.

Lo stile di scrittura dell'autore è semplice e fluido, ricco di informazioni importanti ma mai noioso. I colpi di scena si susseguono rendendo la storia affascinante e al cardiopalma, impossibile staccarne gli occhi. Inoltre, ci tengo tanto a sottolineare come le indagini siano descritte e condotte con cognizione di causa: nulla è lasciato al caso.

Ogni piccolo dettaglio viene sapientemente posizionato dall'autore, tutto ha il suo perché e soprattutto ho trovato a dir poco geniale il saper mescolare sapientemente la realtà con sogni e incubi.

Le ambientazioni e le descrizioni degli avvenimenti sono calibrati in modo eccelso, i dialoghi ben curati ed esaustivi. Ogni particolare non viene mai lasciato al caso e il lettore, prima di iniziare questo romanzo, deve esser pronto a segnarseli mentalmente per arrivare, pagina dopo pagina, a sciogliere il bandolo della matassa.

Peccato, però, per qualche refuso che ho trovato all'interno del romanzo ma che, vi assicuro, non disturba assolutamente la lettura dello stesso.


Consiglio questo romanzo a chi non cerca un thriller banale, che ha voglia di mettersi in gioco e di provare a prestare attenzione ai dettagli per arrivare a svelare il mistero che avvolge questa piccola perla di Thilliez.

Ma, soprattutto, restate svegli. Letteralmente.


Il mio voto per questo romanzo è:


4,5/5 ma solo perché fare un confronto con "Il manoscritto" mi è venuto quasi naturale. In ogni caso è più che consigliato.


Alla prossima lettura,

Federica.




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