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[RECENSIONE] "Il regno dei Malvagi" di Kerri Maniscalco

Buongiorno readers!


Chi c'era lo scorso anno, sa che ho apprezzato notevolmente la tetralogia della Maniscalco e, visti i pareri positivissimi su questo titolo, non vedevo proprio l’ora di leggere “Il regno dei malvagi” 💞 e sì, vi basti già sapere che sto fremendo: attendo con ansia l’uscita di “Il regno dei dannati” 🎀

Titolo: Il regno dei Malvagi

Autrice: Kerri Maniscalco

Casa editrice: Mondadori - Oscar Vault

Pagine: 369

Data d'uscita: 30 Novembre 2021

Prezzo: €20,00

ISBN: 9788804744139

Link d'acquisto QUI









Emilia e Vittoria sono gemelle; appartengono a una delle tredici famiglie di streghe nascoste a Palermo ma, come tutte, stanno bene attente a celare la loro vera natura. Per questo lavorano da Mare e Vino, il rinomato ristorante di famiglia, come due normalissime ragazze. Una sera, però, Vittoria non si presenta al lavoro. Sarà proprio Emilia a trovare il cadavere profanato della sorella. Distrutta dal dolore, decide che farà di tutto per scoprire chi sia il brutale assassino e vendicarla. Anche a costo di usare la magia nera, da tempo messa al bando. Anche a costo di allearsi con Ira, uno dei sette Principi dell'inferno, i Malvagi. Fin da quando era piccola, le hanno sempre detto di guardarsi da loro, ma Ira giura di essere dalla sua parte, e di aver ricevuto l'incarico di risolvere il mistero degli omicidi che stanno insanguinando la Sicilia. Ciò che Emilia dovrebbe ricordarsi è che, quando si ha a che fare con i Malvagi, niente è come sembra.


Due gemelle streghe che hanno la tendenza a cacciarsi nei guai, Vittoria più di Emilia: cosa può andare storto? Beh, ovviamente la morte di Vittoria e il ritrovamento da parte di Emilia del cadavere mutilato della sorella. Sarà proprio la giovane donna a dover far ricorso persino alla vietatissima magia nera per scoprire ciò che è successo all'amata sorella; si alleerà con Ira, uno dei sette Principi dell'Infero (sette come i vizi capitali!), i cosiddetti Malvagi. Per una vita intera è stata messa in guardia circa la loro pericolosità, ma Ira dimostra di esser dalla sua parte, visto l'obiettivo comune di scoprire chi c'è dietro gli assassini che imperversano lungo le strade della Sicilia. Emilia dovrà fare i conti anche con ciò che, piano piano, sembra legarla indissolubilmente a Ira, da cui proprio dovrebbe stare alla larga.


Questo romanzo si classifica come paranormal romance con sfumature fantasy e sa perfettamente come intrattenere, appassionare e intrigare: dopo un preciso punto della storia, il bisogno di sapere diventa impellente e, proprio per questo, tra i mille plot twist, proprio non riuscivo a staccarmi dal libro.

«Un giorno m'implorerete di baciarvi.» Mi si avvicinò a tal punto da poterlo pugnalare. Irradiava calore, che si avvolgeva tutt'intorno a me. Una goccia di sudore mi scivolò tra le scapole e colò lungo la spina dorsale. Rabbrividi. Il demone odorava di menta e calde giornate estive, in netto contrasto con la cupezza della sua aura. «Forse vi maledirete per questo. O chissà, potreste trovarlo piacevole. Ma la tentazione irromperà nelle vostre magiche vene di strega, annientando ogni buonsenso. Desidererete che vi salvi dall'incessante tormento, di concedervi ciò che ora disprezzate tanto. E quando vi accontenterò, supplicherete di averne ancora.»

Ho apprezzato Emilia, tanto tenace quanto furba, e il suo esser avventata, decidendo la mossa successiva quasi sempre e solo di pancia; Ira, dal canto suo, rappresenta il solito coprotagonista stoico, tormentato, passionale, ironico e affascinante… potevo non amarlo?!

Il botta e risposta al cardiopalma tra Emilia e Ira trasuda chimica e sensualità, nonché uno spiccato senso dell’umorismo; insomma, li ho amati. Questo enemies to lovers ha uno sviluppo slowburn che mi ha fatto impazzire: tra il loro stuzzicarsi di continuo e gli appellativi di ogni tipo che si son dedicati sino alla fine del romanzo, la fangirl che è in me ha esultato a oltranza.

Nonostante quanto appena detto, la componente romance non è preponderante nel romanzo: questo primato va all’investigazione, che risulta essere accattivante e intrigante, specie viste le varie congetture che si formano e cambiano lungo tutta la storia.


Per quanto concerne l’ambientazione, malgrado pecchi di qualche normalissimo difetto e stereotipo buttato lì, devo dire che la Maniscalco si è impegnata parecchio a far ricerche sul nostro bel paese, forse anche complice l'esser pronipote di italiani trasferitisi in America.


Il worldbuilding, nonostante non eccessivamente particolareggiato, ha saputo incuriosirmi a tal punto da non riuscire a staccare gli occhi dal romanzo, tanto da perdere la cognizione del tempo.

Vi sono alcune incertezze e buchi di trama ma, vi assicuro, non è nulla di catastrofico e sono fiduciosa sulla buona riuscita dei prossimi due volumi della trilogia.

Direi che a mani basse rappresenta il perfetto guilty pleasure di cui avevo bisogno, capace sia di far ridere che appassionare; non posso che consigliarvi vivamente questo romanzo, specie se siete alla ricerca di un libro capace di distrarvi e intrattenervi.


Il finale, poi, lascia presagire una storia che avrà tanto da dirci; posso garantirvi che il capitolo de "Il regno dei dannati", presente alla fine del romanzo, non ha fatto che accrescere la mia curiosità.


Ringrazio Mondadori Oscar Vault per avermi dato la possibilità di leggere il titolo. Come sempre vi ricordo che il mio giudizio non è in alcun modo influenzato dall'omaggio.


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