Buon pomeriggio lettori!
Un paio di mesi fa ho ampiamente parlato del mio inaspettato amore nei confronti di "Crave" di Tracy Wolff, definito da molti il Twilight 2.0 ma che, per me, ha portato una miscela di vari titoli, tanta ironia ma, soprattutto, autoironia.
Oggi, 6 Aprile, Sperling & Kupfer ci porta il secondo titolo, "Crush": mi sarà piaciuto quanto il primo?
Vi faccio subito presente che essendo un sequel cercherò di fare quanti meno spoiler sul primo volume ma, purtroppo, qualche piccola informazione su Crave sarà presente.
Ma bando le ciance e ciancio le bande, iniziamo!
Titolo: Crush
Autrice: Tracy Wolff
Casa editrice: Sperling & Kupfer
Data d'uscita: 6 Aprile 2021
Pagine: 608
Prezzo: €14,90
ISBN: 9788820070861
«Se avete amato Crave, perderete la testa per Crush.» Hypable.
Sembra una mattinata qualunque alla Katmere Academy, mentre Grace si fa strada fra streghe, vampiri, draghi e licantropi per andare a lezione. Eppure, poco dopo, si rende conto che i suoi compagni la fissano più del solito, che le occhiate insistenti la accompagnano in giro per la scuola a ogni passo. E nel giro di qualche istante scopre che quegli sguardi non sono dovuti solamente al fatto che è la ragazza di Jaxon, il principe dei vampiri: negli ultimi quattro mesi, a sua insaputa, è rimasta pietrificata in forma di gargoyle. Lo shock della rivelazione è grande, ma ancora peggio è venire a sapere che Hudson, lo spietato fratello di Jaxon, potrebbe ancora nascondersi da qualche parte, pronto a fare del male a chiunque. Come se tutto ciò non bastasse, Grace comincia a sentire che qualcosa dentro di lei non va, che in qualche modo il legame con Jaxon è stato compromesso, forse dalla sua nuova natura, o forse da qualcosa di più oscuro. E benché lui si dichiari disposto ad aspettarla in eterno, se necessario, la ragazza riuscirà a tornare ad amare con tutta se stessa il vampiro che le ha rubato il cuore?
Come sapete, parlare di un sequel è sempre un po' difficoltoso perché si rischia di incorrere in alcuni spoiler ma, visto che "Crush" riprende esattamente dal cliffhanger che ha chiuso "Crave", qualche piccola nozione è inevitabile.
Il primo titolo di questa saga si chiude con il salvataggio in calcio d'angolo di Grace che protegge Jaxon ponendosi tra lui e Hudson e... diventa un gargoyle. Così, circa quattro mesi dopo, si ritrova a girare per i corridoi della Katmere Academy senza capire perché tutti la fissano più del solito: ci è sempre stata abituata visto il suo rapporto col bello e dannato nato praticamente appena si è trasferita, ma quello era davvero troppo. Così, incontrando suo zio Finn e Jaxon, ricorda ciò che è successo e scopre che è rimasta incosciente per mesi.
Grace, probabilmente complice ciò che le è accaduto, però si sente diversa e ne risente anche il suo rapporto con Jaxon, come se qualcosa - o qualcuno - di oscuro l'avesse cambiata. Cosa le è accaduto?
Ma come ho fatto ad arrivare a questo punto? Cinque mesi fa ero a San Diego e la mia massima preoccupazione era decidere quale college frequentare. Ora devo ancora deciderlo – o perlomeno, credo (ma i gargoyle ci vanno, al college?) –, e in più devo affrontare lupi alfa malvagi che vogliono farmi fuori e vampiri psicopatici che vivono nella mia testa. Se non fosse per Jaxon, direi che sono caduta... molto, ma molto in basso.
Se per "Crave" non riuscivo a mollare il Kobo, con "Crush" ho letteralmente fatto nottata per finirne la lettura: le vibes alla Twilight 2.0 hanno lasciato il posto a una grandissima dose di paranormale e fantasy, di cui il primo forse era un po' carente.
Lo stile della Wolff si riconferma scorrevole, ironico e autoironico, con i soliti titoli che mi fanno ridere tantissimo (come ad esempio "La Bella Addormentata mi fa un baffo") e un modo di incuriosire il lettore decisamente ineccepibile e innegabile.
E di colpo in me si scatena qualcosa, qualcosa di audace e potente e divorante. Mi scoppia dentro come un’esplosione e mi scuote fin nel profondo dell’anima. Ferma! Non farlo! Non con lui.
Grace si riconferma una protagonista che mi va completamente a genio: buffa, talvolta sciocca ma che sa ciò che vuole, che si salva da sola e testarda; la sua autoironia ha fatto breccia nel mio cuore anche in questo capitolo nonostante i mille dubbi che l'attanagliano, specialmente per quanto riguarda il suo rapporto con Jaxon.
E proprio a proposito di Jaxon l'ho trovato un po' sottotono: l'ho percepito un po' come il Tamlin della situazione (chi ha detto la saga della Maas SA ciò che intendo) e l'amore che provavo per questo ragazzo che provava in tutti i modi ad essere il bello e dannato della situazione è letteralmente andato un po' scemando. Tuttavia, lo ammetto, mi è partita un po' la ship tra Jaxon e Flint, che nel frattempo si è riscattato rivelandosi un amico fedele e affidabile. Sorry not sorry, insomma, ma ce li vedo un sacco bene insieme.
La vera scoperta di questo titolo è stato Hudson: sarà il mio istinto da crocerossina, sarà il mio amore per i villain (vedasi Erik/Magneto degli X-Men - ovviamente dopo Logan), ma mi ha conquistata. Tante cose che non erano chiare sul suo conto piano piano iniziano a schiarirsi grazie alla sua costante presenza nella mente di Grace che, grazie al suo POV, ce lo fa scoprire pian pianino.
Inoltre, come per "Crave", gli ultimi capitoli extra sono dal punto di vista di altri personaggi, in questo caso di Hudson, ed è stato definitivamente amore.
Nulla al mondo potrebbe bloccare il brivido che mi corre lungo la schiena. Non sarei sorpresa se adesso si voltasse e sulla schiena della camicia grigio argento avesse scritto CATTIVO a lettere cubitali nere. Perché è davvero perfetto come cattivo. E questo prima ancora che noti la mano infilata con indifferenza nella tasca dei pantaloni neri dall’aria costosa. Perché, è ovvio. A quanto pare, il diavolo veste davvero Gucci... «Sono di Versace», mi corregge con un tono indignato.
Come accennato la parte paranormale in questo capitolo è molto più presente rispetto al primo volume e, tra il fatto che Grace sia il primo gargoyle in circolazione in tantissimi anni e la presenza di vampiri, re dei vampiri e compagnia bella, mi ha catturata molto di più.
Il cliffhanger finale, poi, mi ha lasciato con una curiosità pazzesca e il bisogno impellente di leggere il prossimo volume, "Covet"; spero sinceramente venga portato in Italia dalla Sperling & Kupfer il prima possibile perché è illegale lasciarci con tutta questa curiosità.
Mi sento di consigliare la serie a coloro che apprezzano il fantasy Young Adult: "Crush", tra colpi di scena, azione, romanticismo e tanto umorismo, saprà conquistarvi.
Ringrazio la casa editrice per avermi fornito una copia del romanzo. Vi ricordo che l'omaggio non influisce in alcun modo sul mio giudizio da lettrice.
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