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[RECENSIONE & BLOGTOUR] "Il grande libro dei racconti di Sherlock Holmes"

Aggiornamento: 31 ott 2020


Buon pomeriggio, lettori!

Oggi daremo un'occhiata a una raccolta di racconti sull'investigatore più famoso al mondo in una splendida edizione per Mondadori nella collana Oscar Draghi. Prima ci sarà una recensione classica e poi, miei cari lettori, ci sarà un focus su serie TV e videogiochi in cui potete trovare il famoso investigatore dell'appartamento 221B di Baker Street e il suo fidato amico dottore!


Ringrazio l'organizzatrice Ylenia di Cronache di Lettrici Accanite per aver organizzato l'evento e Mondadori Oscar per avermi dato la possibilità di leggere il titolo.

Titolo: Il grande libro dei racconti di Sherlock Holmes

Autore: Vari - A cura di Otto Penzler

Casa editrice: Mondadori

Collana: Oscar Draghi

Pagine: 982

Data d'uscita: 27 Ottobre 2020

Prezzo: €28,00

ISBN: 9788804723158












Il più grande investigatore di tutti i tempi vide la luce dalla penna di Sir Arthur Conan Doyle nel 1887 ed è stato protagonista di quattro romanzi e oltre 50 racconti, che non sono bastati a narrarne tutte le vicende. Quella lacuna viene colmata da altri scrittori tutti di grande calibro che si sono cimentati con il personaggio da cui è nata la letteratura poliziesca. Da Neil Gaiman a Stephen King, passando per Anne Perry, Antony Burgess e molti altri, sono in tanti ad aver voluto regalare nuove vite all'investigatore di Baker Street. I loro racconti sono riuniti in questo volume.


All'interno di questo magnifico Drago la cui copertina, con colori che virano verso il blu e il verde, raffigura il nostro amato investigatore (e che sicuramente farà compagnia nella mia libreria al Drago uscito esattamente due anni fa) troviamo subito un'introduzione a cura di Otto Penzler. Penzler, infatti, percorre un po' la vita di Holmes, descrivendoci sia il suo aspetto fisico che la sua storia.

Un centinaio di anni fa, Sherlock Holmes era considerato una delle tre persone più famose mai vissute. Le altre due erano Gesù Cristo e Houdini. C’è chi dice che in realtà fosse un personaggio immaginario, ma si tratta ovviamente di un’assurdità. Qualsiasi scolaretto conosce il suo aspetto, sa come si guadagna da vivere e quasi tutti sono al corrente di molte sue caratteristiche peculiari.

Grazie a questa introduzione scopriamo che è nato il 6 Gennaio del 1854; il suo aspetto delinea un uomo alto, snello e con grandi capacità fisiche, peculiarità che lo porta a eccellere nella scherma e pugilato; il suo viso è caratterizzato da uno sguardo profondo e penetrante e un naso aquilino che, cito testualmente Penzler, "gli conferiscono un aspetto da rapace". Ma è la sua mente quella che affascina milioni di lettori: uomo di eccezionale intelletto e dalle spigliate deduzioni, nei casi che affronta dimostra di essere un personaggio dalle grandissime conoscenze, specie in materie scientifiche: la chimica viene ripetutamente utilizzata per analizzare gli indizi da lui trovati ma dimostra di essere ferrato anche in anatomia.


Successivamente, cari lettori, è possibile trovare un'interessantissima intervista al famosissimo Arthur Conan Doyle in cui parla un po' sia della nascita del suo personaggio, di come è stato ideato e come Holmes si è formato nella mente dello scrittore, sia della sua morte e di come Doyle ha deciso di uccidere l'investigatore, pur incorrendo in lettere colme del malcontento dei suoi lettori.

[...] Allora decisi di smetterla una volta per tutte con i racconti di Holmes, e con questo preciso proposito in mente non vidi modo migliore per realizzarlo che porre fine alle av- venture del mio protagonista con la sua morte.

Questa raccolta di racconti viene suddivisa in dieci macro paragrafi: Il maestro, Familiare come la rosa in primavera, Pastiche d'autore, Fin dall'inizio, Holmesless, Non di questo mondo, Tenere viva la memoria, Sembra divertente?, Vittoriani contemporanei, Sulle orme di un grandissimo autore.

Per questo evento ho avuto modo di leggere cinque racconti, tutti spalmati nei paragrafi citati poc'anzi. La cosa che ho trovato meravigliosa è che prima di ogni racconto c'è un breve focus sull'autore del racconto che andrete a leggere subito dopo.


Il primo racconto si chiama "Il portasigari scomparso" di Bret Harte e facente parte di "Familiare come una rosa in primavera"; viene considerata la miglior parodia creata sul personaggio di Sherlock Holmes o, meglio, "Hemlock" (che significa cicuta, che vi ricordo essere una pianta velenosa a cui viene, tra l'altro, ricondotta la morte per aver bevuto l'infuso da Socrate) Jones.

Il secondo racconto che ho letto è "Lo spirito maligno del lupo" scritto da Anthony Boucher e appartenente al paragrafo "Non di questo mondo"; qui c'è un meraviglioso scambio di battute tra Holmes e Watson in cui, grazie alla presenza di un bimbo di nome Elias Whitney, si finirà per parlare di Cappuccetto Rosso... Vi dico soltanto che finirà con il povero bimbo in lacrime.

Il terzo racconto è stato "Il secondo malloppo" di Robert Barr del paragrafo "Sembra divertente?"; è, probabilmente, il più bello tra quelli che ho avuto modo di leggere. Lo scambio di battute tra Holmes e Doyle che ci leggiamo attraverso le parole di Barr è tagliente, colmo di sarcasmo e al limite dell'esilarante. Come si suol dire qui "mi so scialata" a leggerlo.

Il quarto e penultimo racconto letto è stato "Lo spettro di Tullyfane Abbey" che trovate nel paragrafo "Vittoriani contemporanei" e scritto da Peter Tremayne; in questo racconto Watson racconta a Holmes la storia del fantasma "di famiglia". Ho apprezzato particolarmente questa storia per via del mistero di cui la figura di Tullyfane Abbey è intrisa e che mi ha suscitato tantissima curiosità sebbene il racconto sia lungo solo una decina di pagine come più o meno tutti quelli letti.

Infine, ma non per importanza, ho letto "Il codice di sabbia" di Edward D. Hoch facente parte del paragrafo "Sulle orme di un grandissimo autore"; in questo racconto Holmes, sulla scena di un crimine in cui si è recato in compagnia di Watson, trova sul terreno delle scritte in maiuscolo che sembrano proprio essere un codice da risolvere.


La cosa che più ho gradito di questa raccolta è la miscela di stili, generi e scrittori che ci viene proposto: ci sono racconti per tutti i gusti, magari ce n'è qualcuno che piò piacere meno ma, solo girando pagina, si può trovare una storia che può far innamorare il lettore.

Il racconto che più ho preferito è proprio l'ultimo, "Il codice di sabbia"; sebbene io abbia apprezzato più o meno tutti quelli letti, Hoch con il suo stile e il suo racconto giallo che risalta il personaggio creato da Doyle mi ha presa per tutta la durata della storia.


E' un'edizione che consiglio caldamente, come ho detto può accontentare i lettori che apprezzano i generi più disparati pur tenendo lo stesso filo conduttore: la presenza del geniale Sherlock Holmes.



Hey, ma non è finita qui!

Perché ora andremo a fare un recap delle serie tv e dei videogiochi in cui compare l'investigatore di Baker Street 221B.

Facciamo una velocissima carrellata di serie televisive e, nel mentre, vi dirò anche quali ho visto!

Partiamo dal principio: la primissima trasposizione vede la luce grazie alla BBC nel 1964 con "Sherlock Holmes" con due stagioni; nel 1968 fu fatta una serie proprio in Italia che conta solo tre puntate; nel 1979 troviamo "Sherlock Holmes e il Dottor Watson" che, con una sola stagione, si presta a raccontare del primo incontro tra i due in maniera più che fedele a "Uno studio in rosso"; con quattro stagioni e andato in onda tra il 1984 e 1994 abbiamo "Le avventure di Sherlock Holmes"; sempre quattro sono le stagioni che compongono la serie trasmessa dal 1996 al 1999 dal nome "Le avventure di Shirley Holmes", pronipote del famoso investigatore.

Con l'avvento del nuovo millennio, nel 2000, la BBC One pubblica una miniserie che conta cinque episodi "Murder Rooms - Gli oscuri inizi di Sherlock Holmes" che si concentra su Doyle stesso; arrivando alle serie che anch'io ho visto e più contemporanee arriviamo al 2010 e a "Sherlock", conta quattro stagioni e ha come protagonisti Benedict Cumberbatch e Martin Freeman che vestono i panni rispettivamente di Holmes e Watson.

Infine, nel 2012, la CBS da vita a "Elementary", serie in cui Jonny Lee Miller veste i panni di Holmes e, per la prima volta, troviamo una figura femminile a vestire quelli di Watson grazie all'attrice Lucy Liu. Quest'ultima serie devo dire che mi è piaciuta molto, sebbene la rivisitazione in chiave moderna e l'ambientazione newyorkese che prende il posto di quella londinese.


Passiamo ora ai videogiochi. Dal 2002 al 2016 la Frogwares, studio indipendente e specializzato in point and click, produce a cadenza quasi annuale una serie di videogiochi e che, onestamente, ho adorato e giocato TUTTI essendo un'amante di avventure grafiche: nel 2002 esce "Sherlock Holmes: Il mistero della mummia"; nel 2004 "Sherlock Holmes: L'orecchino d'argento"; nel 2006 "Sherlock Holmes: L'avventura"; nel 2007 "Sherlock Holmes vs Arsène Lupin"; nel 2009 "Sherlock Holmes vs Jack the Ripper"; nel 2012 abbiamo "Il testamento di Sherlock Holmes"; nel 2014 e 2016 escono rispettivamente "Sherlock Holmes: Crimes & Punishments" e "Sherlock Holmes: The Devil's Daughter".


Fondamentalmente la formula di base è la stessa e che trovo essere la più funzionale: c'è un crimine e sta a noi, muovendo Holmes, risolverlo. Il più bello, a parer mio, è stato Sherlock Holmes vs Jack the Ripper uscito sia per Windows che per Xbox 360 e io, per comodità, ho scelto di giocare proprio su quest'ultima console.


Sempre di casa Frogwares sono i seguenti titoli che, però, non ho avuto modo di provare tranne per l'ultimo che vi andrò ad elencare: i primi due sono usciti per pc "Sherlock Holmes: The Mystery of the Persian Carpet" e "Sherlock Holmes and The Hound of The Baskervilles"; "Sherlock Holmes and the Mystery of Osborne House" per Nintendo DS e, infine, "Sherlock Holmes: The Mystery of the Frozen City" per 3DS che ho avuto modo di giocare e finire qualche anno fa.


E voi? Avete visto qualcuna di queste serie o avete provato i giochi che vi ho citato e che hanno come protagonista Sherlock Holmes?



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