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[RECENSIONE] "A caccia del Diavolo" di Kerri Maniscalco


Buon pomeriggio, lettori!


Non so se essere più felice o malinconica per aver portato a termine questo viaggio che ha visto, compreso l'articolo di oggi, susseguirsi le recensioni sulla tetralogia della Maniscalco (Sulle tracce di Jack lo Squartatore, Alla ricerca del Principe Dracula, In fuga da Houdini) e una tappa chiamata "Notti di terrore a Whitechapel" in cui abbiamo ripercorso quello che è stato il terrore e la storia del vero Jack the Ripper; oggi, miei cari lettori, mettiamo un punto alla storia di Audrey Rose e Thomas.


Ringrazio la casa editrice per avermi dato modo di leggere questo titolo e The Enchanted Library, organizzatrice dell'evento.

Titolo: A caccia del Diavolo

Serie: Stalking Jack the Ripper #4

Autrice: Kerri Maniscalco

Casa editrice: Oscar Mondadori

Data di uscita: 10 Novembre 2020

Pagine: 480

Prezzo: €20,00

ISBN: 9788804728122












Audrey Rose Wadsworth e Thomas Cresswell sono giunti in America, una terra audace, sfrontata, brulicante di vita. Ma, proprio come la loro Londra adorata, anche la città di Chicago nasconde oscuri segreti. Quando i due si recano alla spettacolare Esposizione internazionale, scoprono una verità sconcertante: l'evento epocale è minacciato da denunce di persone scomparse e omicidi irrisolti. Audrey Rose e Thomas iniziano a indagare, per trovarsi faccia a faccia con un assassino come non ne hanno mai incontrati prima. Scoprire chi sia è una cosa, ben altra faccenda è catturarlo, soprattutto all'interno del famigerato Castello degli Orrori che ha costruito lui stesso, un covo di torture labirintico e terrificante. Riuscirà Audrey Rose, insieme al suo grande amore, a porre la parola "fine" anche a questo caso? O soccomberà, preda del più subdolo avversario che abbia mai incontrato?


Parlare dell'ultimo volume di una serie è sempre abbastanza difficile: si sa, lo spoiler è sempre davvero dietro l'angolo e mai rovinarvi l'esperienza di lettura di questa tetralogia che, vi annuncio, ho apprezzato molto nonostante alti e bassi.


Riprendiamo la storia nata dalla penna della Maniscalco circa qualche mesetto dopo la fine di "In fuga da Houdini"; questa volta l'autrice ci porta a viaggiare, insieme ai nostri protagonisti, tra le strade di Chicago e la mia amata New York, ma più in generale negli Stati Uniti. Audrey Rose e Thomas, in procinto di organizzare qualcosina (che avrete capito ma non lo dirò chiaramente), possono forse tirare un sospiro di sollievo dopo tutti gli avvenimenti e uccisioni avvenuti in precedenza. Ma, si sa, il Diavolo fa le pentole ma non i coperchi e i due piccioncini saranno di nuovo coinvolti in nuove indagini.


Come sapete con Audrey Rose c'è sempre stato un rapporto di odio e amore: l'ho persino creduta sconsiderata e un po' stupidotta quando, nel primo romanzo, andava in giro in piena notte con Jack lo Squartatore a piede libero; poi l'ho amata e successivamente odiata per tutta la questione Thomas e Mefistofele (quest'ultimo, con mia grande gioia, lo ritroviamo anche in questo volume). Thomas, lo sapete ormai, lo amo: il suo sarcasmo, le battutine fatte al momento giusto, il suo romanticismo e sagacia, hanno fatto sì che io adorassi questo personaggio sin dalle prime battute.

Tutto sommato devo dire che ho imparato ad apprezzarli sia singolarmente, con la crescita personale evidente che vediamo romanzo dopo romanzo, che in coppia; il romance che, specialmente in questo volume, ci propone la Maniscalco mi è piaciuto molto sebbene, secondo me, abbia leggermente sovrastato quello che è l'elemento crime.

E sì, mi sono commossa.


Le ambientazioni sono, come sempre, il pezzo forte della Maniscalco: è veramente bravissima a descrivere i luoghi visitati dai nostri protagonisti, quasi come una pittrice con una tavolozza di colori più che variegata; nonostante questo, non è il miglior romanzo della saga a livello di descrizione degli ambienti il cui primato rimane nelle pagine di "Alla ricerca del Principe Dracula".


Nonostante l'investigazione sia stata un po' sottotono, come anticipato poco fa, devo dire che comunque la suspense l'ho percepita chiaramente tanto da intrigarmi fino alla fine del romanzo.

Fatto sta che devo riconoscere una cosa alla Maniscalco: ha saputo chiudere il cerchio aperto con il primo romanzo di cui vi sono numerosissimi riferimenti, quasi come se fosse "un ritorno al passato" con consapevolezze aggiunte e bagaglio culturale e personale notevolmente più pesanti.


Devo dire, infine, che sono soddisfatta di questo volume conclusivo, ha saputo prendermi a dovere fino alla fine ed è una saga che rileggerei e che consiglio.


Ma non è finita qui! Il 18 Novembre parleremo ancora di questo titolo con la mia tappa "Il Diavolo nei Videogames"! Vi consiglio di non perdervela.

Di seguito vi lascio il calendario con le date e i nomi dei blog partecipanti all'evento.



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