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  • Immagine del redattoreFederica

[RECENSIONE] "Mars" di Fuyumi Soryo

Buongiorno cari lettori!

Da anni e anni rimando la lettura di uno dei capisaldi del genere shojo: sto parlando, ovviamente, di Mars della sensei Fuyumi Soryo che quest'anno festeggia i venticinque anni di pubblicazione (siamo coetanei, pensate un po'!).

La nuova, e permettetemi di aggiungere bellissima, edizione raccoglie due volumi in uno: se la prima versione conteneva quindici volumi più un extra, questa fiammeggiante e fresca di stampa edizione ne conta solo otto.

Ma proseguiamo alla ciccia della recensione, così che io possa dirvi cosa ne penso.


Titolo: Mars

Volume: Primo di otto

Autrice: Fuyumi Soryo

Editore: Star Comics

Pagine: 384

Dimensione: 12,4x18

Stampa: b/n

Genere: Shojo

Prezzo: €8,00












Kira Aso è una ragazza timida e tende a isolarsi dal mondo che la circonda, mentre ReiKashino è un ragazzo che vive senza regole, seguendo l’impulso del momento. Queste due anime, attirate dal dio della guerra Mars, s’incontrano e iniziano a emergere dalle tenebre della propria solitudine, avanzando verso una nuova luce…


I protagonisti di Mars sono due adolescenti dal carattere praticamente opposto: se da una parte abbiamo Kira Aso, ragazzina timida, dalla lacrime facile e apparentemente fragile; dall'altra il bello, dannato e appassionato di moto Rei Kashino.

Sebbene i due siano gli opposti, un po' come il giorno e la notte, cominciano a provare un certo interesse per l'altro e la loro unione porterà non solo cambiamenti positivi in ciascuno dei due adolescenti, ma riporterà a galla anche i loro passati traumatici: Rei, infatti, aveva un fratello che è scomparso tragicamente dopo aver deciso di gettarsi nel vuoto; anche Kira ha alle proprie spalle un passato turbolento che l'ha segnata profondamente.



La storia, per quanto possa sembrare banale all'apparenza, nasconde tanti temi importanti, spinosi e anche pesanti che mai avrei pensato di trovare in uno shojo. No, "Mars" non è solo uno shojo, "Mars" è molto molto di più.

Se cercate una storia completamente spensierata, questo titolo non fa per voi: concedendo al lettore l'inizio di una storia d'amore che sembra promettere davvero tanti feels, il titolo già preannuncia, solo grazie a questo primo volume, una serie di sentimenti che saranno nettamente in contrasto con la spensierata storia adolescenziale. Sono quasi certa di quanto detto perché mi capita raramente di provare così tante emozioni soltanto con il primo volume (lasciate stare che sono due volumi in uno, la solfa è la stessa) dove la storia è pressoché agli albori.

Il dramma che spunta e traspare vivamente dalle tavole di Mars è nitido, coerente e... reale. Sì, lo definisco reale perché ciò che viene narrato non è nulla di trascendentale, anzi, vi sono spaccati di vita vera che chiunque potrebbe, purtroppo, vivere.



Oltre la storia che, ovviamente e per quanto detto, è davvero pesante e che secondo me necessiterà di qualche fazzoletto per eventuali lacrime durante la lettura, la cosa che più mi ha colpita sono state le tavole: sembravano davvero quasi urlare in alcuni punti, come se l'inchiostro su carta potesse parlare.

Il tratto della sensei Fuyumi Soryo è, a mio parere, impeccabile e particolare: perfettamente proporzionati, i personaggi sono disegnati con un tratto delicato e che richiama decisamente lo stile degli anni ottanta ma che, ve lo confesso, a me fa impazzire.


Ho sinceramente intenzione di continuare la serie e recuperare questo capostipite del genere: oltre a voler colmare la mia lacuna ho sincera curiosità su come prosegue la storia, anche perché, strano ma vero, non riuscita a rimanere lontana dagli spoiler per tutti questi anni e voglio saperne di più.


Ringrazio la casa editrice per avermi fornito una copia del romanzo. Vi ricordo che l'omaggio non influisce in alcun modo sul mio giudizio da lettrice.



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