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[BLOGTOUR] Scopri il romanzo insieme al film "Io sono leggenda" di Matheson


Buongiorno lettori!

Oggi vi parlerò, finalmente, di questo romanzo sottolineando le differenze rispetto al film uscito nel 2007 con protagonista Will Smith.

Ma andiamo per gradi.

Innanzitutto un grandissimo grazie a Emanuela de Il mondo di sopra per aver organizzato questo fantastico Blog Tour e alla Mondadori per avermi fornito la copia digitale.

Mi ritengo molto fortunata a poter trattare questo argomento perché il film ispirato a questo libro è uno dei miei preferiti da sempre.























Titolo: Io sono leggenda

Autore: Richard Matheson

Casa Editrice: Oscar Mondadori

Prezzo: €13,00

Pagine: 204


Robert Neville è probabilmente l’ultimo uomo vivente sul pianeta, eppure non è solo. Un morbo incurabile ha trasformato uomini, donne e bambini in vampiri assetati di sangue. Di giorno Robert attraversa le rovine della civiltà, seguendo le tracce dei mostri come un cacciatore sulle orme della preda, li studia, sperimenta nuovi modi per sterminarli. Di notte si barrica in casa, assediato dalle creature delle tenebre, e implora che sorga presto il sole.



Sfogliando le prime pagine del romanzo è lampante la prima vera differenza tra la trasposizione cinematografica e il libro: non avendolo mai letto prima, mi aspettavo una descrizione di Robert che si avvicinasse quanto più possibile al mio amato Will Smith. A dispetto delle mie aspettative, la persona descritta corrisponde a un uomo caucasico, con i capelli biondi e labbra sottili, dalle origini anglo-tedesche, che ha portato nella mia mente l'immagine di Owen Wilson fino alla fine del romanzo.

Lo stesso Robert del film soffre della mancanza per la moglie e la figlia, non lasciando trasparire altre sofferenze; il protagonista del libro condivide queste mancanze, a cui si aggiunge il bisogno di una donna dal punto di vista carnale, che spesso innesca in Robert un desiderio per le infette che, per convincerlo a uscire da casa, si cimentano in improbabili spogliarelli fuori dalle sue finestre.


Un'altra, fondamentale, differenza riguarda la moglie e la figlia di Robert: se nel film, durante l'evacuazione da New York, le due muoiono a causa di un incidente aereo, nel romanzo la moglie è infetta. Infatti il Robert del libro porta la moglie trovata morta sul letto coniugale in un luogo abbastanza lontano dalla loro dimora per seppellirla, se non fosse che al calar della notte proprio Virginia, la moglie, bussa alla porta della loro casa chiamando a gran voce il nome del marito.


Sam, o Samantha, è stata causa di lacrime copiose senza sosta ogni volta che ho guardato il film. E' la piccola compagna di avventura e di vita di Neville, una cagnolina di Pastore Tedesco che viene affidata al protagonista da sua figlia poco prima dell'incidente aereo. Nei due anni di solitudine è stata il punto di riferimento di Robert, l'unica con cui chiacchierare, ricevendo qualche abbaio di risposta, e sostegno per la caccia sia di fauna che di esemplari di infetti da analizzare. Proprio quest'ultimi la mordono mentre cerca di difendere il protagonista a seguito di una trappola e Will Smith, nella sua bravura, riesce sempre a farmi commuovere quando decide di sopprimerla con le sue stesse mani piuttosto che farla diventare come "loro".

Nel libro c'è un cane, a cui non viene dato un nome, che è malato e Robert decide di prendersene cura e di guarirlo: prima cercando di nutrirlo, lasciandogli una ciotola di cibo fuori alla sua dimora, nelle cui vicinanze l'animale ha cercato riparo, poi passando la notte con il piccolo animale a quattro zampe tra le braccia al sicuro in casa, dato che al calar della notte quest'ultimo scava sul pavimento spaventato sapendo cosa, o meglio chi, appare durante le ore notturne. Nel giro di una settimana, però, Robert si troverà nuovamente da solo.


Ma ora passiamo alla parte succosa: sin dalle prime battute del film, sappiamo che l'infezione è stata causata da una sperimentazione che consisteva nell'iniettare il virus del morbillo in soggetti malati di cancro per favorirne la guarigione. La trasmissione avviene sia per contatto che per via aerea.

I soggetti infetti appaiono tutti calvi e senza peluria, con grandi bocche, apparentemente senza capacità cognitive se non quelle che li portano a sfamarsi, incapaci di parlare, con la respirazione accelerata e con la frequenza cardiaca e la temperatura alle stelle. Durante il giorno rimangono nascosti al buio, quasi in trance, in piedi. Possono essere uccisi con qualsiasi tipo di oggetto contundente o arma da fuoco, come ad esempio con pistole e fucili.

Croci, specchi e aglio non vengono menzionati nel film e non hanno alcun effetto. Robert cancella le proprie tracce usando alcool o candeggina fuori casa.

Robert Neville, come altre persone, è inspiegabilmente immune.


Nel libro il virus Vampiris, così soprannominato dal protagonista e bacillo responsabile dell'infezione, presenta un sistema di contagio sia per contatto che per via aerea.

I soggetti infetti mantengono i capelli e la peluria, sono pallidi, presentano capacità cognitive, cercano ogni notte di attirare Robert fuori casa, possono parlare.

Durante il giorno è come se entrassero in catalessi, immobili, per poi svegliarsi al tramonto assetati di sangue.

Aglio, croci e specchi incutono timore a questi vampiri, tanto che la casa di Robert ne è completamente coperta.

Inizialmente la chiave per ucciderli sembravano essere i classici paletti di legno conficcati nel cuore, successivamente il protagonista arriva alla conclusione che il virus attacca dall'interno l'ospite in presenza di ossigeno e che, quindi, basta procurare nei vampiri una ferita profonda ai polsi.

Robert è immune al virus grazie a un suo viaggio a Panama, dove è stato morso da un pipistrello, molto probabilmente infetto, e, di conseguenza, gli ha permesso di sviluppare gli anticorpi necessari per essere immune al contagio.


Nella vita di entrambi i Robert Neville trattati appare una donna: Anna con il figlio Ethan per la versione cinematografica e Ruth per il romanzo.

Anna con suo figlio si presentano da Robert durante il loro viaggio verso il Vermont, terra in cui sorge una piccola cittadina di sopravvissuti e in cui, grazie al sacrificio di Neville, riescono a rifugiarsi e consegnare la cura sviluppata dal protagonista.

La donna che appare nella vita di Robert nel libro, Ruth, apparentemente immune proprio come lui... la lascio scoprire a voi, assieme al finale con la lettura di questo romanzo nella sua nuova traduzione.




Spero di aver suscitato in voi curiosità per questa "nuova" piccola perla di casa Mondadori e vi aspetto domani con la recensione su tutti i blog partecipanti a questo Blog Tour!



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