Buon pomeriggio, lettori.
Oggi, dopo la recensione che visto come protagonista assoluto "Così si perde la guerra del tempo" di Amal El-Mohtar e Max Gladstone, oggi è il turno dell'articolo interamente dedicato al personaggio di Blu e la sua analisi.
Ringrazio la mia socia La stanza dei libri per aver organizzato con me questo evento e la casa editrice per averci fornito la copia digitale per la lettura.
Titolo: Così si perde la guerra del tempo
Autori: Amal El-Mohtar e Max Gladstone
Casa editrice: Mondadori
Pagine: 216
Data di uscita: 3 Novembre 2020
Tra le ceneri di un mondo in rovina, un agente del comandamento trova una lettera: "bruciare prima di leggere". Inizia così la strana corrispondenza tra due agenti rivali, Rossa e Blu, emissarie di due fazioni in lotta, ciascuna desiderosa di controllare il passato per dominare il futuro. Ma quella che è iniziata come una sfida a distanza presto si trasforma in qualcosa di diverso, presto si trasforma in qualcosa di diverso. Qualcosa di epico. Qualcosa di romantico... qualcosa che potrebbe farle uccidere. Perché in fine dei conti c'è una guerra in corso. E qualcuno deve vincerla. Non è così che funziona?
In questo mondo distopico in cui vi sono due grandi fazioni, l'Agenzia e il Giardino, le due emissarie Blu e Rossa sono non solo nemiche, ma piano piano diventeranno amanti mettendo da parte quello che è l'astio che dovrebbe esserci tra le due. Un rapporto che nasce lentamente e in maniera del tutto inaspettata, come un bagliore di luce nel nero pece della notte, come un fiore nel cemento, come una scintilla di gioia in un mondo disperato.
Come accennato in sede di recensione, il racconto è epistolare e sia la prima lettera che l'ultima che leggiamo nel romanzo è proprio quella di Blu; una lettera che, colma di sarcasmo che cela tante verità, già si può notare quanto effettivamente la guerra venga definita una "partita a tris, determinata dalla prima mossa e ripetuta all'infinito".
Quando Blu vince – cioè sempre – passa alla cosa successiva. Assapora le vittorie a posteriori, tra una missione e l’altra, le rievoca solo mentre viaggia (in su verso il passato stabile o in giù verso il futuro che si sfilaccia) come si rievocano i versi più amati di una poesia.
Blu viene definita come una donna infallibile, precisa e astuta.
Tra le due, se proprio devo dirvelo, ho preferito proprio il soggetto di questo articolo: il suo sarcasmo mi ha conquistata, è stato tremendamente affascinante leggere le sue lettere che, tra una battuta sarcastica e l'altra, piano piano si riempivano di dolcezza e poeticità ineguagliabile man mano che le due comunicavano con dei semplici pezzi di carta.
Guardate le mie opere, voi potenti, e disperate! Una battuta. Fidati, ho preso in considerazione tutti i tipi di ironia. Che se poi non conosci le opere superantologizzate dell’inizio del diciannovesimo secolo della Ciocca 6, la capisco solo io, la battuta. Speravo che venissi.
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