Buon pomeriggio, lettori!
Oggi ho il piacere di parlarvi di tutte le sfumature di Addie LaRue, protagonista di "La vita invisibile di Addie LaRue" di V.E. Schwab.
Il romanzo è edito in Italia da Mondadori per la collana Oscar Fantastica e potete trovarlo in tutte le librerie e store online già dal 24 Novembre!
Ringrazio l'organizzatrice Ylenia di Cronache di Lettrici Accanite per aver organizzato l'evento e Mondadori Oscar per avermi dato la possibilità di leggere il titolo.
Titolo: La vita invisibile di Addie LaRue
Autore: V. E. Schwab
Casa editrice: Mondadori
Collana: Oscar Fantastica
Pagine: 492
Data d'uscita: 24 Novembre 2020
Prezzo: 24,00€
ISBN: 9788804732334
"Non pregare mai gli dèi che sono in ascolto dopo il tramonto.".
E se potessi vivere per sempre, ma della tua vita non rimanesse traccia perché nessuna delle persone che incontri può ricordarsi di te? Nel 1714, Adeline LaRue incontra uno sconosciuto e commette un terribile errore: sceglie l'immortalità senza rendersi conto che si sta condannando alla solitudine eterna. Tre secoli di storia, di storie, di amore, di arte, di guerra, di dolore, della solennità dei grandi momenti e della magia di quelli piccoli. Tre secoli per scegliere, anno dopo anno, di tenersi stretta la propria anima. Fino a quando, in una piccola libreria, Addie trova qualcuno che ricorda il suo nome.
Nella tradizione di "Vita dopo vita" e "La moglie dell'uomo che viaggiava nel tempo", "La vita invisibile di Addie LaRue" si candida a divenire una pietra miliare nel genere del "romanzo faustiano".
Le mie aspettative per questo titolo hanno sempre sfiorato vette altissime sin dall'annuncio della pubblicazione in Italia da parte di Mondadori ma, come sapete, questa non è una recensione quindi senza troppi preamboli vi dico che mi è piaciuto tantissimo. Ora, però, è il momento di sviscerare, per quanto possibile e senza troppi spoiler, il personaggio di Addie LaRue.
Il mio rapporto lettrice-protagonista è stato di un feeling immediato, probabilmente complice l'essere quasi coetanee: Adeline "Addie" LaRue ha 23 anni e nasce nel 1691 in un piccolo paesino della Francia, precisamente a Villon.
E' una ragazza che, sin da piccola, ha sempre mostrato di possedere un'indole particolarmente vivace, curiosa e, palesemente, amante della vita e delle gioie che quest'ultima può offrire. Una piccola sognatrice che, crescendo, dimostra di essere sempre più disillusa rispetto a ciò che la vita può offrirle: le mura del suo piccolissimo villaggio iniziano a starle strette, proprio come se fossero le tenaglie di una trappola che, una volta scattata, non vogliono saperne di aprirsi; il colpo di grazia, quello che fa scattare ad Addie la molla che la porterà a ribellarsi è la decisione dei genitori di darla in sposa a un uomo rimasto vedovo e con tre figli. Addie non vuole in alcun modo questo per sé stessa e per la vita che intende vivere e decide di pregare qualsiasi divinità per cambiare il proprio futuro ormai scritto. Qui, tra tutti, è l'Oscuro, o Luc come lo chiamerà la protagonista durante il romanzo, a rispondere alla sua richiesta: lui le promette una vita da ragazza libera, libera di seguire il proprio istinto e i propri sogni proprio come ha sempre desiderato. Però, sì sa, il diavolo fa le pentole ma non i coperchi e c'è una falla gigantesca nell'esaurimento del suo desiderio: Addie sarà immortale, la sua anima la abbandonerà solo quando lo deciderà lei ma nessuno, e dico proprio nessuno, ricorderà di averla incrociata durante il proprio cammino.
La vita di Addie, dunque, è costellata di persone, più o meno interessanti, che dimenticheranno di averla conosciuta a partire proprio dai suoi genitori; quello che la Schwab ci propone è un viaggio al fianco della protagonista attraverso varie etnie e nazioni, un pellegrinaggio attraverso luoghi e anni dove non rimarrà alcuna traccia di Addie.
Un viaggio desolante, inesorabilmente solitario e che, credetemi, vi renderà impossibile non empatizzare con la protagonista.
Se una persona è incapace di lasciare un segno, esiste veramente?
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