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[BLOGTOUR] Adattamenti cinematografici e televisivi su "I viaggi di Gulliver" di Jonathan Swift

Buon pomeriggio, lettori!

Oggi andremo ad analizzare e citare tutti gli adattamenti cinematografici e televisivi che sono stati realizzati basandosi sul capolavoro di Jonathan Swift: ovviamente, come da titolo, mi riferisco a "I viaggi di Gulliver".


Ringrazio l'organizzatrice Ylenia di Cronache di Lettrici Accanite per aver organizzato l'evento e Mondadori Oscar per avermi dato la possibilità di leggere il titolo.

Titolo: I viaggi di Gulliver

Autore: Jonathan Swift

Casa editrice: Mondadori

Collana: Oscar Classici - Cult

Pagine: 384

Data d'uscita: 10 Novembre 2020

Prezzo: 11,00€

ISBN: 9788804730118













Medico di una nave mercantile, Lemuel Gulliver si salva da un naufragio e approda fortunosamente a Lilliput, sorprendente isola abitata da esseri minuscoli. Il caso lo porterà in seguito a Brobdingnag, popolata da giganti alti come campanili; quindi a Laputa, l'isola volante su cui vivono raffinati sapienti, del tutto incapaci però di dare un senso pratico alla loro scienza; e poi a Balnibarbi, Glubbdubdrib, Luggnagg e in Giappone. Infine nella terra degli Houyhnhnm, creature dall'aspetto equino ma di profonda intelligenza e sopraffina civiltà, che convivono con gli yahoos, umanoidi brutali e degenerati. A lungo proposto come lettura per ragazzi, "I viaggi di Gulliver" (1726) è piuttosto un romanzo sfuggente, ricco di paradossi e immagini grottesche, illuminato dall'acuminata ironia di Swift, che riflette in modo dialettico sulle forme e le assurdità del potere e riversa nel suo protagonista tutta la propria inesausta curiosità per il mondo, gli uomini e le loro parole, e una profonda avversione per la schiavitù e la sopraffazione. La portata di quest'opera, nella letteratura non solo irlandese o anglosassone, è enorme, rivoluzionaria: per il modo in cui affronta la narrazione di viaggio; per come, utilizzando sapientemente le strategie stranianti della satira, sembra parlare di mondi lontani e immaginari, mentre riflette sulla realtà di casa; per come infine sa reinventare a ogni pagina il linguaggio: una caratteristica abilmente resa in questa nuova traduzione firmata da Fabio Pedone, che restituisce intatta la pungente attualità di un grande classico di ogni tempo.


Quando ho avuto la possibilità di partecipare a questo evento non ci ho pensato un solo secondo: avendo letto "I viaggi di Gulliver" per la prima volta in inglese alle medie, per me è stato subito amore.

Credo tutti conosciate questo titolo, delle avventure di Gulliver che. salvandosi da un naufragio, si ritroverà in vari luoghi, tutti dalle peculiarità uniche; è innegabile come "I viaggi di Gulliver" ricordi un po' l'Odissea di Ulisse.


Informandomi sulla cara pagina di Wikipedia ho potuto notare non solo la quantità di film russi fatti su questo titolo o di quelli in cui viene utilizzata una tecnica mista, ma anche che concretamente ne ho visti davvero pochi rispetto la mole di titoli usciti!

Il primissimo lungometraggio realizzato fu un film muto nel 1924 dal titolo "Gullivers Reisen" diretto da Géza von Czriffa.

Dieci anni più tardi fu la volta di Burt Gillett e Walt Disney: "Topolino nel paese dei nani", cortometraggio con il famoso topo dura solo, pensate un po', nove minuti!

Tra i vari titoli prodotti vorrei ricordarne uno del 1939 che ha avuto due candidature all'Oscar: sto parlando di "I viaggi di Gulliver" diretto da Fleischer.

Un film che ho adorato, sarà che mi piace tanto Jack Black, è "I fantastici viaggi di Gulliver" diretto da Bob Letterman nel 2010 e approdato nelle sale italiane nel Febbraio dell'anno successivo.


Un'opera tutta italiana è quella della serie televisiva di Carla Ragionieri: una commedia musicale del 1968-1969 che vede al suo interno musiche prodotte da Fabrizio De André.

Nel medesimo anno fu prodotta una serie animata da Hanna-Barbera col nome "Le avventure di Gulliver".

Successivamente furono prodotte due serie televisive ungheresi nel 1974 e nel 1980; mentre nel 1979 fu realizzato un film animato per l'Australia.

Nel 1981 fu il turno della BBC con "Gulliver in Lilliput", seguito a ruota nel 1992 da una serie animata prodotta dalla Saban Entertainment.

Nel 1996 vi fu una miniserie televisiva che porta lo stesso nome del romanzo e che vide come protagonisti Mary Steenburgen e Ted Danson; infine, ma non per importanza, a chiudere il cerchio nel 1997 troviamo "Crayola Kids Adventures: Tales of Gulliver's Travels" con Adam Wylie.



E voi? Ne avete visto qualcuno tra quelli citati?



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