Federica

26 mag 20213 min

[RECENSIONE] "Living-room Matsunaga-san" di Keiko Iwashita

Buon pomeriggio lettori!

Durante lo scorso, diversissimo, Lucca Comics ho gioito in maniera quasi eclatante per l'annuncio di "Living no Matsunaga-san": essendo già da molto tempo in pari con le uscite inglesi, aspettavo con trepidazione e speranza questo titolo in Italia e, fortunatamente, Star Comics ha accolto il mio tacito desiderio; oggi, 26 Maggio, esce ufficialmente il primo numero di uno dei miei shojo preferiti di sempre (che va ad affiancarsi a titoli come "Kodomo no omocha" (Rossana - Il giocattolo dei bambini), "Akatsuki no Yona" (Yona la principessa scarlatta) e "Takane & Hana").

Diciamo che se il mio parere è abbastanza scontato già durante questa introduzione, andiamo alla ciccia del titolo, in modo tale che io possa parlarne un po'!

Titolo: Living-room Matsunaga-san

Volume: 1 (11 volumi complessivi)

Autrice: Keiko Iwashita

Editore: Star Comics

Pagine: 176

Dimensione: 11,5x17,5

Stampa: b/n

Genere: Shojo

Prezzo: €5,50

Link d'acquisto QUI

A causa di particolari circostanze familiari, la liceale Miko si trasferisce presso la pensione dello zio. Il primo giorno non inizia nel migliore dei modi: lungo la via verso la nuova casa s'imbatte in un tizio dall'apparenza poco raccomandabile che comincia a seguirla. Ma era tutto un malinteso: il "tizio" in questione non era un malintenzionato, e non la stava seguendo; semplicemente stava tornando a casa – la stessa di Miko, in quanto Matsunaga – questo il suo nome – è un giovane designer che vive proprio nella pensione dello zio, assieme a una schiera di altri inquilini piuttosto... insoliti. Come si evolverà la nuova vita di Miko lontano dai genitori, a contatto con adulti stravaganti e bizzarri? Riuscirà ad adattarsi a nuovi ritmi e nuovi impegni? E soprattutto... che rapporto finirà con l'instaurare col brusco ma premuroso Matsunaga-san?

Immaginate di essere una giovane liceale piena di brio che, per problemi di famiglia, si trova costretta ad andare a vivere dallo zio in una casa condivisa: immaginate di avere a che fare con faccende domestiche e cinque strampalati coinquilini, così diversi tra loro ma a cui è impossibile non voler bene ma, tra tutti, spicca proprio il cupo e riservato designer Jun Matsunaga.

Questa è la nuova vita di Miko Sonoda e proprio l'incontro con Matsunaga è quello che già fa intendere l'andazzo del manga: la ragazza nota un giovane che la segue, così l'adolescente si allarma ma è proprio il designer e a fare le presentazioni è lo zio di lei, nonché proprietario della share house.

A far compagnia ai due in casa ci sono Asako Onuki, espansiva e simpatica onicotecnica; Ryo Hojo, studente e proprietario del piccolo gatto mascotte di casa, Sabako; Akane Hattori, persona molto riservata che dopo le presentazioni si rintana in camera; e, infine, Suzuki Kentao, donnaiolo apparentemente senza troppi pensieri.

La sensei Keiko Iwashita, il cui stile mi piace particolarmente perché va a richiamare in maniera ottimale lo stile delicato, tondeggiante e romantico del genere, mette su una storia che per quanto possa poco verosimile in realtà mette tanta carne al fuoco: ci fa capire come Miko, nonostante la sua ingenuità e giovane età, riesca, rimboccandosi le maniche e con tanto ottimismo, a fronteggiare alcuni problemi e situazioni che per qualcuno potrebbero sembrare quasi insormontabili.

Matsunaga dal canto suo, o meglio dal suo posto preferito sul divano, con il suo essere schivo, ci lascia comprendere come a volte non c'è niente di male a chiedere una mano a qualcuno a noi vicini, anche perché i problemi se condivisi pesano un po' meno, ed è proprio ciò che Miko vorrebbe fargli capire.

Ci sarebbe tanto altro da dire, tante cose che ancora devono accadere e che non posso rivelare per non incorrere spoiler, ma avremo tanto di cui discutere appena terminerà la serie, specialmente sugli altri protagonisti; mi limiterò a dire che è impossibile non voler bene a quel gruppo di matti e che c'è tanto altro dietro le corazze di ognuno di loro. Ah, ovviamente senza parlare della ship che fa da padrona alla storia a cui se ne aggiungeranno altre, ma bocca cucita.

Non posso non consigliarvi caldamente questa serie e questo primo volume: "Living-room Matsunaga-san": il titolo, infatti, porta con sé tante good vibes attraverso una dolcissima storia che rimarrà nel cuore di tutti i lettori, senza se e senza ma.

Ringrazio la casa editrice per avermi fornito una copia del titolo. Vi ricordo che l'omaggio non influisce in alcun modo sul mio giudizio da lettrice.

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